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Euro: il 2 gennaio chiusi gli sportelli di Bankitalia

Changeover a rischio per la Banca d'Italia. A minacciarlo i sindacati generali della Falbi-Confsal e Sibc-Cisal che hanno confermato lo sciopero del 2 gennaio

di Paolo Manzo

Changeover a rischio per la Banca d’Italia. A minacciarlo sono i sindacati generali della Falbi-Confsal e Sibc-Cisal che hanno confermato lo sciopero in programma il 2 gennaio che durerà l’intera giornata.

La protesta “è la risposta adeguata all’irresponsabile comportamento tenuto dai vertici della Banca d’Italia”, si legge in un comunicato congiunto delle sigle sindacali che denunciano “l’indisponibilità alla ripresa di un confronto dialettico con il sindacato, per rinnovare un contratto di lavoro scaduto da ben 4 anni”.

“A fronte di una elevatissima partecipazione agli scioperi sin qui proclamati, si legge ancora nella nota, il Governatore della Banca d’Italia non ha ritenuto opportuno assumere iniziative tendenti a comprendere le reali motivazioni dello stato di malessere di tutti i dipendenti, senza distinzione di ordine e grado, ma si è abbandonato, in più circostanze, a esternazioni arroganti e minacciose.

Il dr. Fazio ritiene che il dissenso manifestato dai lavoratori sia un affronto personale”. La Falbi e la Sibc sottolineano, poi, che gli scioperi continueranno anche dopo il 2 gennaio, e per l’intera fase del changeover, se i vertici dell’Istituto “non dimostreranno disponibilità alla mediazione e rispetto del ruolo del sindacato”.

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