Formazione

Etna: 1.300 sfollati per terremoto

Anche un centinaio di anziani senza tetto a Santa Venerina, mentre in tutta la zona sono gia' oltre 1000 le persone costrette ad abbandonare le proprie case.

di Redazione

Il forte sisma che ha colpito questa mattina, poco dopo le undici, i paesi ai piedi dell’Etna, ha danneggiato in maniera irreparabile una casa di riposo di Santa Venerina, un paese di 7.000 abitanti. Gli oltre cento anziani ospitati dalla Casa sono adesso alla ricerca di un tetto. ”Stiamo tentando – fa sapere il deputato Basilio Catanoso di An – di farli ospitare per qualche giorno nell’ospedale di Acireale, che si trova proprio a pochi passi da Santa Venerina”. Sono 400 i nuclei familiari rimasti senza casa dopo la forte scossa di terremoto registrata questa mattina alle 11.02 alle pendici dell’Etna. Si tratta in totale di circa 1.300 persone. Il dato e’ stato fornito nella conferenza stampa della Protezione civile questo pomeriggio a Linguaglossa. Per alloggiare gli sfollati, si stanno allestendo due tendopoli, una a Santa Venerina e una a Guardia Mangano, frazione di Acireale, che sono le localita’ piu’ colpite e dove decine di edifici sono crollati parzialmente o interamente. Vengono inoltre attrezzate cucine da campo capaci di produrre 2.000 pasti caldi, destinati sia ai senzatetto sia agli operatori impegnati nei soccorsi. Ai 160 vigili del fuoco di Catania e degli altri comandi della Sicilia gia’ al lavoro si stanno aggiungendo altri 400 uomini in arrivo da Lombardia, Emilia, Calabria, e circa 500 volontari. Sul fronte del sisma sono impegnati anche 30 tecnici della Protezione civile.


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