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Etiopia: presidente in visita a ospedale di Medici con l’Africa

Il presidente etiope ha visitato l'ospedale di Olisso, creato da Medici con l'Africa Cuamm con un finanziamento della Cei, primo caso nel Paese di partnership fra pubblico e privato.

di Emanuela Citterio

«Ricordo con piacere la gioia provata dalla popolazione di questa zona e il sincero apprezzamento degli anziani della comunità quando la Chiesa cattolica etiope e il suo partner, Medici con l?Africa Cuamm, realizzarono, otto anni fa, il St. Luke Catholic Hospital e la Scuola infermieri. La mia speranza oggi è che l?avvio di questo nuovo progetto di sanità pubblica nel territorio possa portare un effettivo aumento dei servizi necessari al bene della popolazione e chiedo alle autorità locali di provvedere con il supporto e l?appoggio necessario». Queste le parole del Presidente Girma Woldegiorgis nel corso della visita all?Ospedale di Wolisso, tenutasi sabato 8 marzo scorso. Una cerimonia ufficiale segnata dalla sentita partecipazione, oltre che del Presidente, di numerose autorità locali tra cui il Vice Ministro della Sanità, l?Arcivescovo di Addis Abeba S. E. Mons. Abuna Berhaneyesus Souraphiel, il nunzio apostolico della Santa Sede S. E. Mons. Ramiro Moliner Ingles, l?Ambasciatore italiano in Etiopia Raffaele De Lutio, oltre a numerosi rappresentanti di altre ong e agenzie internazionali.

Il nuovo intervento, a firma di Medici con l?Africa Cuamm e co-finanziato dal Ministero Affari esteri italiano, intende partire dall?Ospedale di Wolisso e dalla Scuola infermieri annessa, per allargarsi a tutto il territorio della South-West Shoa Zone (nella Regione dell?Oromia, la più estesa del paese) e raggiungere le famiglie più lontane.
Con la parole del Presidente federale dell?Etiopia viene suggellato un ottimo esempio di collaborazione tra il Pubblico e il Privato che vede, da un lato le autorità locali chiedere e appoggiare un intervento, e dall?altro la Chiesa cattolica etiope e Medici con l?Africa Cuamm realizzarlo per il bene della comunità. «Noi non ci rassegneremo mai ad accettare, perché estremamente ingiusto e profondamente immorale, che ci siano 10 milioni di bambini che muoiono all?anno per mancanza di cure primarie e 500 mila donne che muoiono ogni anno di parto, perché prive di una adeguata assistenza. Ci sono drammi e tragedie che non possono lasciarci in pace», questo il significato del nuovo intervento nelle parole di don Luigi Mazzucato, direttore di Medici con l?Africa Cuamm.

Avviato nel 2001, a seguito di un accordo tra la Chiesa cattolica etiope, il Governo della regione Oromia e Medici con l?Africa Cuamm, grazie al contributo della Cei e delle Diocesi del Triveneto, l?Ospedale St Luke di Wolisso, il più importante ospedale non governativo dell?Etiopia, offre un servizio qualificato e specialistico a circa 1 milione di persone. Conta 144 posti letto e nel 2007 ha realizzato oltre 52.000 visite ambulatoriali, 7.816 ricoveri e 2.213 parti.

Il progetto di sanità pubblica, che parte da un?approfondita analisi della realtà sanitaria territoriale e delle esigenze effettive della popolazione, sarà realizzato in collaborazione con le autorità sanitarie locali e con il beneplacito dei leader dei villaggi. Intende aprirsi al secondo e terzo livello del sistema sanitario (distretto e comunità) attraverso la costruzione e riabilitazione di Centri di salute, la formazione del personale sanitario distrettuale con corsi di aggiornamento e supervisioni, per raggiungere tutti i villaggi e le zone rurali più lontane; la copertura dei servizi materno-infantili; l?espansione del programma di vaccinazione e di clinica pre-natale. Il tutto per servire una popolazione di circa 400.000 abitanti.

«Noi siamo Medici con l?Africa perché intendiamo offrire, sul piano della professionalità e della testimonianza, la nostra collaborazione alle autorità e alle istituzioni locali lavorando insieme e cercando insieme i mezzi e i modi più appropriati e fattibili per tentare di risolvere, con possibilità di successo, i loro problemi. Questo è il nostro impegno e il nostro compito. Non abbiamo altre finalità di nessun genere, se non il bene dell?Africa», ha concluso don Luigi Mazzucato.

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