Famiglia

Etiopia: Nestlé ritira la richiesta di 6 milioni di dollari

È una vittoria delle ong e degli attivisti: hanno inviato all'azienda 40 mila lettere di protesta

di Carlotta Jesi

La Nestlé fa marcia indietro sul debito dell’Etiopia: non intende più chiedere al Paese, devastato dalla fame e dalla carestia, un risarcimento di 6 milioni di dollari per la confisca dei suoi beni attuata negli anni Settanta dal governo di Addis Abeba. Ne da notizia il quotidiano inglese The Guardian del 24 gennaio che, per primo, denunciò la scandalosa richiesta del colosso del caffé contro l’Etiopia che in questo momento deve fronteggiare una gravissima crisi alimentare. L’accordo raggiunto con l’Etiopia? Invece di dare 6 milioni di dollari alla Nestlé, il governo di Addis Abeba ne stanzierà 1 milione e mezzo per combattere la carestia in corso. Secondo il Guardian il merito di questo accordo va all’opinione pubblica che si è mobilitata contro l’iniziale richiesta della Nestlé: alla compagnia sono state inviate oltre 40 mila lettere di protesta.


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