Welfare

Etiopia: militari Onu accusati di festini pedofili

Tra gli indagati anche un carabiniere italiano

di Gabriella Meroni

Bambine di appena dieci anni costrette a prostituirsi da militari impegnati nella missione di pace delle Nazioni Unite in Etiopia e in Eritrea. E’ quanto ha denunciato alla Procura militare di Padova, competente per il Nordest, un ufficiale dei carabinieri di stanza a Gorizia allo scadere della sua missione nel contingente Onu. Le ragazzine verrebbero reclutate nei sobborghi di Massaua e di Asmara o nei villaggi di confine da militari-sfruttatori e condotte in hotel per festini a luci rosse. In alcuni casi i militari agirebbero anche con la compiacenza delle famiglie delle bambine in cambio di pochi dollari. Maggiormente implicati nella vicenda sarebbero militari di nazionalita’ danese e slovacca, ma nella denuncia dell’ufficiale friulano figura anche un carabiniere, probabilmente toscano, che avrebbe partecipato sia all”acquisto’ delle bambine, sia ai festini di gruppo di un hotel di Asmara. Nel giro sarebbe implicato anche un altro italiano, non militare, da anni in Eritrea. Il racconto fornito dal carabiniere che ha denunciato il fatto e’ raccapricciante, con orge e sesso di gruppo per intere giornate e realizzazione di filmati porno-pedofili. Il tutto senza alcun intervento da parte delle autorita’ giudiziarie locali e degli alti comandi militari che pure sarebbero al corrente. Il procuratore militare di Padova Maurizio Block, che lo scorso giugno ha aperto un fascicolo sulla vicenda, ha chiesto l’acquisizione dei video ed ha disposto ulteriori accertamenti prima di iscrivere il militare toscano nel registro degli indagati.


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