Volontariato

Etiopia: liberati tre giornalisti in carcere dal 1997

Reporter Senza Frontiere ora chiede la liberazione di altri tre giornalisti ancora detenuti

di Gabriella Meroni

Reporters Sans Frontières esprime la propria soddisfazione per la liberazione di Garuma Bekele e Tesfaye Deressa, rispettivamente direttore e caporedattore del settimanale Urji. I due giornalisti erano stati arrestati nell?ottobre del 1997, accusati per “partecipazione ad attività terroristiche” e “creazione di notizie false”. E? stato loro rimproverato di aver contraddetto, su Urji, una dichiarazione ufficiale secondo la quale tre uomini uccisi dalle forze di sicurezza nell?ottobre del 1997 avrebbero fatto parte del Fronte di liberazione oromo (FLO) e sarebbero stati implicati in attentati rivendicati da questo movimento. Il settimanale sosteneva che i tre uomini appartenevano agli Oromo (una delle principali etnie del paese) ma non appartenevano al FLO. I due giornalisti sono stati tenuti nella prigione di Addis-Abeba. Sono stati liberati, il 10 maggio 2001, per ordine dell?Alta corte, per “mancanza di prove”. Il settimanale privato in lingua amarica Urji non esiste più a causa degli arresti che hanno colpito i suoi principali responsabili. L?Etiopia era, da sette anni, la più grande prigione per giornalisti del continente africano. Dal 1992, anno in cui è entrata in vigore la prima legge sulla stampa del paese, le autorità possono incarcerare e condannare a pene detentive i giornalisti che risultassero troppo critici nei loro confronti oppure simpatizzanti dei movimenti d?opposizione. In Etiopia altri tre giornalisti sono in carcere. – Solomon Nemera, caporedattore di Urji, è in prigione dal novembre del 1997 per lo stesso motivo degli altri suoi due colleghi. Non è stato liberato perché, durante la sua detenzione, avrebbe pubblicato un articolo su Urji. Per la sua scarcerazione è stata fissata una cauzione di 13.000 bir (circa 1.800 euro). – Daniel Gezzahegne, caporedattore aggiunto della rivista Moged, è stato arrestato il 4 maggio 2001. E? accusato di aver pubblicato, nel 2000, su Gemena (rivista che non esiste più), un articolo critico nei confronti della chiesa ortodossa al nord del paese. Il processo dovrebbe aver luogo nell?ottobre 2001. – Eyobe Demeke, direttore del settimanale Tarik è in carcere dall?inizio del mese di maggio 2001. L?accusa si riferisce ad un articolo pubblicato nel 1996. E? stato libero per cinque anni grazie al pagamento di una cauzione. La polizia ha deciso di riarrestarlo fino al prossimo processo. Reporters Sans Frontières chiede alle autorità etiopi di liberare i tre giornalisti attualmente detenuti e di garantire la libera e serena professione giornalistica all?interno del paese. L?organizzazione ricorda che l?Etiopia ha ratificato il Trattato internazionale relativo ai diritti civili e politici, che garantisce, all?articolo 19, la libertà di espressione.


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