Welfare

Ethicjobs, la start up innovativa che migliora la qualità del lavoro

«Ciascuno dedica al lavoro il 15% della propria vita. Ecco perché è molto importante che le aziende siano luoghi accoglienti», spiega la cofondatrice e comunication manager Gloria Perosin, «Noi valutiamo la situazione, certifichiamo le realtà meritorie e aiutiamo a migliorare chi è in difficoltà». L'intervista

di Lorenzo Maria Alvaro

Quindici professionsiti motivati, partnership con enti prestigiosi come l'Università di Bologna e la Bocconi di Milano e 10 clienti ancora prima di essersi costituiti società.

È EthicJobs, la start up innovativa che ha come business rendere vivibile il business degli altri. «Abbiamo deciso di creare una piattaforma che darà visibilità e certificherà le aziende che offriranno i migliori standard di qualità lavorativa», spiega la cofondatrice Gloria Perosin intervistata da Vita, «Il tutto con un processo bottom-up, nel quale saranno gli stessi dipendenti in forza all’azienda a certificare le proprie condizioni lavorative».


https://www.youtube.com/watch?v=q3fGqm-Tnvc

Che cos’è Ethicjobs?
Una start up innovativa di Rimini che migliora la qualità del lavoro

Cosa significa che migliorate qualitativamente il lavoro?
Il nostro obbiettivo ultimo è duplice: migliorare la vita dei lavoratori e creare consapevolezza nei consumatori. Questo perché ciascuno di noi lavora 8 ore al giorno. Il 15% della nostre vite è speso sul lavoro. Calcolondo anche giovinezza e vecchiaia, altrimenti parlaremmo di percentuali ben più alte. Se la qualità di questo 15% della propria vita non è sereno e vissuto bene l’impatto sul resto del tempo è decisamente importante. Ecco perché abbiamo voluto creare un qualcosa che dica ai consumatori dove davvero i lavoratori stanno bene. Vogliamo far diventare la felicità sul lavorto una scelta di consapevolezza del consumatore.

E concretamente come fate a misurare la felicità dei dipendenti delle aziende?
Andiamo all’interno dell’azienda, chiaramente con il benestare del titolare, e distribuiamo dei questionari che avranno domande non aperte. I dipendenti dovranno valutare la propria azienda su venti “variabili” che determinano la qualità dell’ambiente lavorativo. Si va da ovci come la retribuzione, alla gratificazione passando dal rapporto tra dipendenti e con il titolare. Una volta compilato il modulo, tramite i nostri algoritmi, li abbiamo definiti “della felicità” e cambiano a seconda del tipo di azienda, ponderiamo il risultato e otteniamo un voto reale finale.

Ma un’azienda perché dovrebbe rischiare di ottenere un risultato insufficiente?
Se il voto non è positivo non si andrà a screditare l’azienda sul mercato, ma il team di Ethicjobs proporrà privatamente all’azienda una reportistica dettagliata dei problemi riscontrati corredata da alcune guideline operative per andare a migliorare la felicità dei propri lavoratori e di conseguenza anche le prestazioni economiche dell’azienda. 


Nel caso invece il risultato sia positivo che succede?
Sarà proposto all’imprenditore l’acquisto dell’abbonamento annuale per il rilascio del certificato d’eccellenza con impegni e vantaggi per entrambe le parti in gioco.

Quindi la sostenibilità economica è garantita dagli abbonamenti annuali?
Si, certo. E anche dai percorsi che proporremo alle aziende risultate insufficienti alla valutazione

Siete una realtà appena nata, quali sono i prossimi passi?
Si, siamo nati da appena nove mesi. Ma stiamo già lavorando con dieci aziende, con cui stiamo prendendo accordi e che ci faranno da tester. Ci serviranno per capire le criticità che possono nascere una volta iniziato il percorso. I primi giorni di novembre ci costituiremo come Srl.

Questo per quel che riguarda la struttura. Dal punto di vista imprenditoriale invece quali sono in vostri orizzonti futuri?
La nostra base sarà un sito internet che stiamo costruendo e che cambierà nei prossimi tre anni. Il primo anno sarà solo un portale informativo, il secondo anno verrà implementato con la possibilità di iscrizione per le aziende e l’opportunità di comparire sul sito con una scheda personalizzata. Il terzo anno, quando usciremo da Rimini ampliandoci a livello nazionale, renderemo possibile fare il questionario online per i dipendenti delle aziende che aderiranno al servizio.

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