Cultura

Ethical coffee: il caffè in capsule biodegradabili che non soccombe alla Nestlé

Si chiama Ethical Coffee Company, è una società fondata nel 2008 dall'ex amministratore delegato di Nespresso, Jean-Paul Gaillard. Che cosa fa? Produce capsule di caffè, compatibili con la macchina Nespresso, ma completamente biodegradabili

di Marco Dotti

Ethical Coffee Company è una società fondata a Losanna, nel 2008, da Jean-Paul Gaillard, che per tredici anni è stato amministratore delegato della Nespresso.

Che cosa fa Ethical Cofee? Produce capsule, integralmente e completamente biodegradabili, che possono essere usate proprio sulle macchine da caffé Nespresso. Fatto che, ovviamente, non è particolarmente gradito dalla società controllata da Nestlé.

Sia come sia, Gaillard, che dal 2011 commercia le sue capsule in tutta Europa, tramite rivenditori e siti autorizzati, ha ottenuto una vittoria: un tribunale ha infatti revocato un brevetto (brevetto EP 1 646 305) alla Nespresso e ha, di fatto, aperto il mercato svizzero alle bio-capsule.

Sul suo blog, Gaillard ha dichiarato senza mezzi termini che anche "l'ultimo baluardo del monopolio Nespresso/Nestlé è finalmente caduto".

"Credo nell'ecologia", ha affermato Gaillard lanciando a Ginevra la campagna di promozione del suo prodotto. Le capsule di Ethical Cofee sono efabbricate in fibre vegetali e vengono da oggi vendute in Svizzera dopo il via libera deciso lo scorso ottobre da un tribunale. In un primo tempo, Nespresso era riuscita a vietare in via provvisoria la vendita.

Una causa, intentata dalla Ethical Cofee contro Nestlé/Nespresso, per concorrenza sleale, nel giugno scorso aveva inoltre visto soccombere il colosso di Venvey (ricordiamo che anche la Nestlé ha sede in Svizzera), costretto a risarcire la società di Gaillard con 500mila euro.

Siamo quindi difronte a piccole scosse che, sommate, cominciano a preoccupare non poco i dirigenti della multinazionale del cibo. Nestlé, ricordiamolo, è una delle dieci multinazionali che controllano il mercato globale di cibo e bevande.

Anche perché Gaillard ha dalla sua il "fattore impatto zero". "Confezionare cinque grammi di caffè in imballaggi che inquinano non ha senso, visto che ci sono alternative", ha affermato Gaillard.

"I nostri figli hanno diritto a un pianeta più pulito", ha aggiunto. Concludendo che "in poco tempo, in Svizzera, vogliamo triplicare il fatturato rispetto a Nestlé". Ci riuscirà?

@oilforbook

 

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