Non profit
Esteso alle Fondazioni non lucrative
Lo prevede un emendamento al decreto incentivi
di Redazione

Via libera all’estensione del 5 per mille alle fondazioni non lucrative e ok all’accordo per il versamento agevolato delle somme che le vecchie societa’ della riscossione non hanno ancora versato all’amministrazione centrale. Lo prevedono due emendamenti al decreto legge incentivi, approvato dalle commissioni Finanze e Attivita’ produttive della Camera. Nella notte sono invece state approvate tre proposte di modifica. La prima riguarda le missioni all’estero finanziate attraverso le risorse derivanti dalla riapertura dei termini per partecipare alla gara per la concessione dei gratta e vinci, da cui dovrebbero arrivare 800 milioni, a firma di Cosimo Ventucci (Pdl). Un secondo emendamento approvato, firmato da Maurizio Bernardo (Pdl), riguarda sempre il finanziamento delle missioni all’estero attraverso il settore dei giochi a distanza. Mentre la terza proposta di modifica che ha avuto l’ok delle commissioni, a firma di Marco Pugliese, riguarda la nascita dell’Agenzia dei giochi.
L’estensione del 5 per mille e’ previsto anche per le ”fondazioni riconosciute che senza scopo di lucro operano in via esclusiva o prevalente” nei settori previsti dalla normativa vigente. Vengono quindi prorogati al 30 giugno di quest’anno i termini per presentare le dichiarazioni sostitutive ”per l’integrazione documentale delle domande presentate in via telematica, rispettivamente per l’esercizio finanziario 2007 e per quello 2008”.
In sostanza le fondazioni, a cui viene esteso l’accesso del 5 per mille, potranno presentare le richieste anche per accedere ai fondi degli anni precedenti che non sono ancora stati assegnati. L’altra proposta che ha avuto il via libera dalle commissioni prevede la possibilita’, per le vecchie societa’ di riscossione dei tributi fiscali che sono state sostituite da Equitalia, di definire le controversie pendenti in materia di tributi non versati all’amministrazione centrale. Le attivita’ svolte, previste dalla norma, sono quelle precedenti il 30 giugno 1999. Restano fuori le entrate dovute a regioni, enti locali e all’Unione europea. Parte delle risorse che arriveranno dalla norma, non oltre 30 milioni, andranno a finanziare le tariffe postali agevolate per prodotti editoriali delle Onlus. Un terzo emendamento, approvato nella mattinata, prevede l’adeguamento al diritto europeo in materia di Iva sui servizi postali universali.
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