Sostenibilità

Estate senza frigo? Una “pazzia” possibile

Nata a Cremona l’associazione Frigo Free Families

di Chiara Cantoni

Una settimana a casa, prima di partire per l?ultima villeggiatura. E un frigo da riaccendere, riempire, poi svuotare e sbrinare nuovamente dopo pochi giorni. Oppure no? Buona la seconda. Un?estate di qualche anno fa, i coniugi Vaudetto, di Cremona, hanno preferito lasciare tutto spento, rimandando a settembre il ripristino dell?elettrodomestico. Dalle ferie sono passati quasi cinque anni, e quel frigo è ancora spento.

«Ci siamo accorti che i cibi conservati a temperatura ambiente erano più gustosi, e che alcuni accorgimenti nelle abitudini alimentari bastavano a mantenerli integri. Facciamo la spesa una volta a settimana da produttori locali: in questo modo siamo certi che frutta e verdura siano fresche e quindi più durature», racconta Guido Vaudetto, membro della rete Lilliput. «Per non parlare del risparmio energetico, fino al 30% della bolletta. Nel nostro caso, la riduzione dei consumi è stata superiore, passando da 3 a 0,7 kilowattora giornalieri». Una proposta che ha varcato i confini del cremonese, trovando diffusione fra alcune famiglie aderenti a Bilanci di giustizia, campagna nazionale per la riduzione dei consumi attraverso stili di vita sostenibili. «C?è chi ha rinunciato al frigo parzialmente o totalmente. Altri hanno scoperto nuovi rapporti di vicinato grazie all?uso condiviso dello stesso. L?associazione Frigo Free Family nasce per mettere in rete le singole esperienze», spiega Vaudetto. Così, Giovanna Maffei, consigliere comunale di Ranica (BG), ha riscoperto il piacere dell?autoproduzione e della creatività in cucina: «Consumando meno e meglio si guadagna in qualità di vita», dice. «Siamo in otto in famiglia e da due anni teniamo il frigo spento. Non si tratta di un capriccio anticonformista, ma di una scelta precisa, per educarci». Anche Ilaria Montanari, di Faenza, a novembre 2006 ha spento il frigo: «È un cambiamento che incide sul quotidiano: educa a una maggiore sobrietà nell?acquisto, evitando gli sprechi». Tullio Barzaghi di Carugo (CO) il frigo non l?ha comprato per ragioni economiche e di spazio. E non ne sente nostalgia. «I cibi, dalle uova alla mozzarella, dalla frutta alla verdura, conservano meglio le loro proprietà organolettiche». Ora, che il frigo gli è stato regalato, lo tiene in garage. Naturalmente spento.


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