Economia

Esordisce Open Life e propone il voucher maternità

Il progetto si chiama “Mamma serena” e sarà il primo del nuovo soggetto targato Openjob

di Redazione

Si chiamerà Open Life. E life (vita) non sarà un termine casuale. Perché  con l’operazione “Mamma Serena”, Openjob inaugura il suo primo passo all’interno di un progetto più ampio che intende offrire alle imprese un sostegno nel momento in cui i loro dipendenti non potessero essere totalmente in forza. Il caso più lampante è quello della dipendente che deve congedarsi per qualche mese dal proprio posto di lavoro per dedicarsi alle ultime fasi della sua gestazione, al lieto evento e all’allattamento. «Riteniamo che una soluzione di questo tipo possa contribuire ad affrontare con maggiore serenità la gestione di un evento socialmente preziosissimo ma spesso impegnativo aziendalmente come la maternità di una donna», spiega Rosario Rasizza, Amministratore Delegato di Openjob. «Contiamo così di inaugurare il progetto Open Life, ideato per far sentire alle imprese la forza e il vantaggio offerti da un partner come Openjob. Il prossimo passo? Pensiamo alla sostituzione dei dipendenti che intendano andare in pensione e desiderino non lasciare vuoti gestionali, o a quanti abbiano necessità di andare in aspettativa per difficoltà familiari».
Openjob offrirà infatti alle imprese che attivino un nuovo contratto dal 1° marzo al 30 aprile 2010 un voucher che darà diritto a poter sostituire una o più dipendenti che debbano entrare in maternità con queste 2 vantaggiose soluzioni: nel caso in cui voglia procedere con l’assunzione autonoma di un nuovo dipendente, Openjob offrirà il servizio di ricerca e selezione a costo zero; nel caso in cui, invece, l’azienda voglia procedere con la somministrazione, Openjob fornirà la Risorsa al puro costo, senza applicare quindi nessun margine di guadagno. «Ma i dettagli di queste agevolazioni solo alla prossima puntata. Questa iniziativa nasce dalla volontà di modulare bene il proprio servizio e le condizioni di vantaggio nella sua erogazione in armonia con le concrete esigenze dei nostri interlocutori. Saranno le aziende le nostre prime consigliere», conclude Rasizza. 

 


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