Sostenibilità

Esg, investire nelle aziende con la “esse” a posto

Arca Fondi Sgr lancia Arca Social Leaders 30, fondo bilanciato (60% obbligazioni, 40% azioni) che punta alle società attente al "social" del famoso acronimo, offrendo un buon compromesso fra rendimento e rischio. Partner dell'iniziativa Plus Value, la società di consulenza finanziaria specializzata in ecosostenibilità. Collocamento legato anche un progetto inclusivo di Fondazione Laureus

di Giampaolo Cerri

«Redditive e più attente alle tematiche sociali», saranno queste le aziende in cui investirà Arca Social Leaders 30, il nuovo fondo lanciato nelle scorse settimane da Arca Fondi Sgr, che si è valsa della collaborazione di PlusValue, società di consulenza strategica operante a livello europeo e che punta «a guidare attori pubblici e privati verso l’adozione di modelli di crescita sostenibili».

Il fondo è bilanciato ossia, come ricorda una nota di Arca, «investe almeno il 60% in strumenti finanziari di natura obbligazionaria e nella misura massima del 40% in strumenti di natura azionaria». Nel concreto, Arca Social Leaders 30 «privilegia gli investimenti in azioni ed obbligazioni di emittenti societari che presentino caratteristiche distintive nell’ambito sociale (che afferiscono alla “esse” dell’acronimo Esg), offrendo nel contempo le migliori caratteristiche in quanto a profilo di rischio-rendimento». Insomma sostenere quelle realtà più attente alla responsabilità di impresa, indirizzandovi la liquidità del risparmio raccolto ma senza esporre il risparmiatore a rischi eccessivi e offrendogli rendimenti interessanti, che è appunto il mestiere del buon gestore.

In particolare, gli analisti di Arca Social Leaders 30 andranno alla ricerca di un approccio Esg «che miri a valorizzare quattro tematiche sociali: condizioni di lavoro eque, pari opportunità, formazione ed educazione del personale, sanità e sicurezza sul lavoro».

E per dimostrare quanto questa linea attenta al sociale sia concreta, Arca ha legato al collocamento del nuovo fondo presso i risparmiatori un’iniziativa volta a promuovere le pari opportunità, in collaborazione con la Fondazione Laureus: «Un contributo diretto a favore del team Social Osa Overlimits, che propone di avviare alla pallacanestro ragazzi affetti da disabilità mentale, ritardi cognitivi e sindrome di Down».

Ultimo arrivato ma in buona compagnia

Il fondo nuovo nato non è il primo in ambito Esg, anzi Arca è stata in passato premiata anche come «miglior gestore di fondi Esg». D’altronde la sostenibilità e la vocazione sociale sono un tratto distintivo di questa Sgr, che nasce esattamente 40 anni fa come una società consortile di 12 banche popolari e oggi fa parte di un gruppo bancario, Bper Banca, con solide radici nel mondo cooperativo (il maggior azionista, col 19% del capitale, è Unipol).

A sentire l’ad Ugo Loeser, per la società di gestione Social Leaders 30 è una sorta di regalo di compleanno: «Sono felice di annunciare il lancio del fondo in occasione di un traguardo importante come quello dei nostri primi 40 anni», dice, aggiungendo che il nuovo fondo «risponde a un contesto in cui la dimensione sociale sta assumendo un ruolo centrale per i risparmiatori, per i legislatori, per i mercati e per le imprese. Arricchiamo così la nostra gamma di prodotti Esg con un fondo in grado di coniugare rendimento e sostenibilità sociale in modo serio e concreto».

Soddisfatto anche Filippo Addarii, che i lettori di VITA conoscono da tempo come commentatore e analista. Il co-fondatore e managing partner di PlusValue Advisory descrive così l’operazione: «Siamo orgogliosi della collaborazione. Insieme abbiamo sviluppato un prodotto di finanza sostenibile innovativo che risponde al piano dell’Unione Europea per una transizione sostenibile e giusta e, allo stesso tempo, al desiderio dei cittadini di investire anche per migliorare la società. Lo abbiamo fatto con rigore metodologico, integrità rispetto alla missione e soprattutto trasparenza. Questa», conclude Addarii, «è una delle più significative tra le partnership che ci vedono coinvolti su grandi progetti di trasformazione dei maggiori settori industriali».

Foto in apertura: Chris Greene su Unsplash

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