Formazione
ESF Anche a Londra si discute della Cittadinanza di Residenza
Entrato gia' nel vivo il Forum Sociale Europeo; riproposta la campagna del milione presentata al Meeting di Loreto
LONDRA (UK) Gia’ entrato nel vivo il Social Forum che ha chiamato a raccolta un grande numero di organizzazioni europee e migliaia di giovani provenienti da tutto il continente.
Diversi i temi trattati questa mattina: dalla lotta al razzismo alla presenza musulmana in Europa; dai diritti dei richiedenti asilo alla cancellazione del debito; dal futuro del movimento alla cittadinanza di residenza.
Tra le centinaia di proposte del programma, abbiamo scelto proprio quest’ultimo tema; tra i relatori Filippo Miraglia (ARCI) e Paul Oriol (Collectif du Million pour une citoyennete europeenne de residence).
I diversi relatori europei hanno presentato la situazione nei diversi Paesi dell’Unione mentre Paul Oriol, come gia’ aveva fatto al Meeting di Loreto ha rilanciato al Petizione del Milione ovvero la raccolta a livello europeo di almeno un milione di firme per giungere all’inserimento nella costituzione europea del diritto di cittadinanza legato non alla nazionalita’ ma al luogo di residenza.
“E’ sempre difficile fare capire questo concetto – ci dice Oriol – ma soprattutto e’ ancora piu’ difficile in italiano visto che siete abituati ad utilizzare i termini Cittadinanza e Nazionalita’ come se fossero sinonimi… Sinonimi non sono e sono ancora dei termini legati alle Nazioni e al diritto di sangue. Noi non chiediamo di cambiare il concetto di Nazionalita’ ma quello di Cittadinanza. In Europa esistono 15 milioni di cittadini, uomini e donne che lavorano, che pagano le tasse e che contribuiscono al bene della societa’, che non hanno il diritto di partecipare alle decisioni amministrative. Chiediamo che la costituzione europea, che afferma l’uguaglianza dei cittadini, ripari questa ingiustizia legando la Cittadinanza Europea e quindi il voto alle comunali e alle europee a tutti i residenti in Europa indipendentemente dalla loro Nazionalita’”
Al termine del dibattito alcune organizzazioni italiane si sono ritrovate ed hanno pensato di rilanciare la campagna in Italia creando un tavolo di Coordinamento che possa diventare motore della Campagna.
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