Esercizio e previsione, il bilancio si fa in due per essere visto da tutti

Per valutare la propria situazione reddituale, finanziaria, patrimoniale ogni impresa redige periodicamente il documento di bilancio d’esercizio.
Il bilancio d’esercizio è un documento contabile, curato dagli amministratori alla fine di ogni periodo amministrativo (in genere al 31 dicembre), costituito da conto economico, stato patrimoniale e nota integrativa, la cui struttura specifica è dettata dal Codice civile agli articoli 2423-2435 bis (e di cui parliamo nell’articolo a fianco).
Il bilancio ha lo scopo di rappresentare in modo veritiero, chiaro e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico della gestione dell’azienda. Nell’ottica della massima trasparenza, i documenti di bilancio sono pubblici: gli stessi devono essere depositati presso la Camera di commercio competente per territorio, che li archivia e li mette a disposizione di chiunque ne faccia richiesta, sia in forma cartacea sia in forma informatica. Oltre che un utile strumento di controllo di gestione, quindi, il bilancio diventa un mezzo fondamentale di informazione per i terzi e per i soci, al fine di giudicare la convenienza a mantenere il legame con l’impresa.
Un altro importante strumento di gestione aziendale è il bilancio di previsione, altrimenti noto come budget.
È un documento contabile che stima le previsioni di entrata/spesa e i risultati economico-finanziari attesi per il successivo periodo annuale di gestione. I calcoli previsionali vengono effettuati sulla base di molteplici variabili, quali l’analisi delle vendite, i piani di sviluppo potenziale, il trend del settore merceologico di appartenenza, il tasso di inflazione ecc.
Alla fine dell’esercizio o periodicamente (di norma, ogni trimestre), il bilancio di previsione viene confrontato con quello d’esercizio ed eventualmente rivisto.