Economia

Esela, a Londra il battesimo dell’associazione

La prima conferenza annuale della European Social Enterprise Association, nata per la promozione della relazione tra diritto e impresa sociale, è stata l’occasione per celebrare la propria nascita, raccontare e definire i propri intenti ed obiettivi, presentare le partnership già costituite e quelle future

di Roberto Randazzo

Si è tenuta a Londra la conferenza annuale della European Social Enterprise Association – ESELA. Per l’associazione, costituita nel novembre del 2015, la conferenza, tenutasi venerdì 17 giugno, è stata il primo evento pubblico in cui poter celebrare la propria nascita, raccontare e definire i propri intenti ed obiettivi, presentare le partnership già costituite e quelle future ma, soprattutto, per chiamare all'appello la comunità internazionale dei professionisti legali che si occupano di charity, social business ed impact investing.

Fra i partecipanti, innanzitutto, i soci che hanno già aderito all’associazione e che rappresentano 15 diverse giurisdizioni dell'Unione europea e poi una cinquantina tra avvocati e rappresentanti di istituzioni ed enti che operano in questo settore.

ESELA è stata costituita all’esito della “Social Business Initiative”, un progetto di ricerca e studio, finanziato dalla Commissione Europea, con cui, grazie al coinvolgimento dei maggiori professionisti del settore, è stata svolta una dettagliata mappatura delle legislazioni dei 29 Paesi Membri in materia di impresa sociale. Nel corso dei lavori preparatori alcuni dei soggetti coinvolti nello studio, hanno avvertito la necessità e, al contempo, la mancanza di un ente aggregatore capace di coinvolgere e creare sinergie, sulle medesime tematiche, tra gli esperti legali operanti nel settore. ESELA nasce quindi con l'intento di promuovere una migliore comprensione della relazione tra diritto e impresa sociale in tutta Europa e nel mondo, al fine di sostenere lo sviluppo e la crescita dell’imprenditoria sociale.

Tra i vari obiettivi figurano quindi: il monitoraggio delle principali novità normative a livello europeo, la condivisione di best practices o criticità operative che possano agevolare o condizionare l’avviamento di imprese sociali nei vari Stati Membri, l’organizzazione di momenti di confronto e la preparazione di pubblicazioni congiunte volte a favorire analisi comparative e contaminazioni tra i vari sistemi giuridici nazionali.

Nel corso della conferenza sono stati affrontati i temi più caldi del momento dal punto di vista legale: da un lato gli enti ibridi e le B Corp, dall’altro le principali tematiche legate allo sviluppo di investimenti in questo settore, con un focus specifico sui social impact bond.

Al “battesimo” di ESELA erano presenti, tra gli altri, vari esponenti di enti pubblici governativi e comunitari, oltre ai maggiori rappresentanti del mondo associativo. Tra questi, in particolare, il finlandese Risto Raivio, Senior Expert presso DG Employment, Social Affairs and Inclusion della Commissione Europea, Alexandra Meagher, Senior Policy Adviser presso lo UK Cabinet Office e Marcello Palazzi di B Lab Europe.

L’obiettivo è quello di ampliare ulteriormente la partecipazione all’associazione, consolidare il rapporto con la Commissione Europea e sviluppare nuovi filoni di ricerca anche collaborando con altri soggetti attivi in questo ambito. sul punto, ESELA sta avviando, ad esempio, una partnership molto solida con le European Venture Philanthropy Association – EVPA, al fine di integrarne le attività ed intervenire su nuove aree di interesse.

Quest’evento si inserisce nel solco di una serie di iniziative di caratura internazionale – quale ad esempio il covegno “Legal Issues in Impact Investing: U.S. and Abroad”, che si è tenuto a New York lo scorso 19 ed il 20 Maggio – che a livello globale stanno accendendo i riflettori su tematiche fino ad ora considerate di nicchia quali gli investimenti ad impatto, l’imprenditoria e la finanza sociale.

Entrambi gli eventi, pensati innanzitutto come un confronto pratico ed operativo fra professionisti legali, hanno permesso di ragionare su vicende concrete e già in fase di esecuzione, oltre che di fenomeni – come quello delle B Corps – che già caratterizzano il mercato. Due eventi, pertanto, di grande ispirazione per tutti i partecipanti e di contaminazione di idee, dove mi ha fatto piacere raccontare le più recenti novità legislative italiane, dalle società Benefit alle start up innovative, accolte con curiosità e vivo interesse anche dai colleghi anglosassoni.


Roberto Randazzo è un avvocato che opera principalmente nel settore del diritto commerciale e societario con particolare esperienza nell’ambito dei contratti internazionali. Docente nell’Università Commerciale Luigi Bocconi, presso cui insegna Non profit law e docente SDA Bocconi, nel Master in Management delle Imprese Sociali, Aziende Non Profit e Cooperative. È membro e fondatore, con il suo studio, di Esela.

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