Volontariato

Errori medici: l’appello di Cittadinanzattiva

Dopo dieci anni di segnalazioni qualcuno prenda sul serio il tema. Audit civico strumento per avviare un lavoro all’interno delle strutture

di Redazione

Da oltre dieci anni Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato raccoglie le segnalazioni per presunti errori medici, mettendoli cd sempre a disposizione del Paese perché siano fonte di identificazione dei rischi nella sanità. Il fatto che gli stessi siano presi troppo poco sul serio o utilizzati per costruire delle politiche di prevenzione degli errori ci lascia pensare che, in realtà, non si voglia affrontare sul serio il tema.

Nell?ultima edizione del rapporto Pit (progetto integrato di tutela) salute, la malpractice guida ancora, tristemente, la ?classifica? delle difficoltà del nostro sistema sanitario. Le segnalazioni dei cittadini riguardano nel 72% dei casi un presunto errore durante lo svolgimento di interventi chirurgici; il 22% errata diagnosi; il 4% l?errata terapia e il restante 2% un errore avvenuto durante la fase riabilitativa. Circa 8 errori su dieci riguardano Ospedali o cliniche convenzionate, e in più di un caso di due colpisce una donna. Per quanto riguarda le aree specialistiche, Ortopedia nel 18,7% dei casi, oncologia 13,6%, ginecologia e ostetricia 8,8%, chirurgia generale 8,5%, pronto soccorso 5,7%, oculistica 5,2%, odontoiatria 5,1%.

Con l?avvio di Audit civico 2007 (analisi civica della qualità in corso dal 2001) in tutte le Regioni italiane, visto il crescente allarme sul tema degli errori medici, chiederemo alle strutture aderenti, ormai circa 1/3 delle aziende sanitarie italiane, di impegnarsi per avviare un percorso di individuazione dei rischi e di una seria politica di prevenzione degli stessi.

?Non ci interessa limitare la nostra azione alla semplice denuncia?, ha dichiarato Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, ?ma contribuire affinché quanto avvenuto anche in questi ultimi giorni non avvenga ad altri. E in questa direzione, stiamo promovendo in decine di strutture la Carta per la qualità in chirurgia, un progetto che vede affianco cittadini e operatori sanitari per garantire una migliore qualità delle prestazioni, una sfida per avviare un cambiamento in positivo attraverso l?adesione volontaria delle strutture?.


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