Volontariato

Eros in carrozzella

Intervista a Francesco Ventriglia, coreografo

di Daniela Verlicchi

L?eros tra disabili è un argomento difficile da sdoganare: Francesco Ventriglia, coreografo e ballerino, lo ha affrontato e messo in scena alla Biennale di Venezia con Il mare in catene. Prossimo appuntamento il 18 luglio al festival di Pergine (Trento).

Quale aspetto dell?amore tra disabili ha sottolineato?
La possibilità di amare con un corpo diverso dai canoni. E poi le dimensioni di questo amore, diverso nel linguaggio e nella pratica ma non nella sostanza. È un eros che si prende cura dell?altro, più lento e selettivo.

Vi siete preparati in un centro ortopedico di Milano
Ci ha aperto grandi possibilità espressive e, allo stesso tempo, ha lanciato nuove sfide: quella di raccontare una storia che esiste per davvero e farlo con rispetto.

Avete avuto riscontri dai disabili che vi hanno aiutato?
Tante email, tutte positive. I ragazzi sono stati contenti soprattutto perché se ne è parlato. L?eros tra disabili è un grande tabù oggi che il corpo è al centro di tutto.

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