Famiglia
Eroina e metadone: due punti controversi della nuova legge
Il ddl del governo sulla lotta alla tossicodipendenza passa alla Camera con una modifica: ed è polemica tra partiti e nelle comunità terapeutiche
di Redazione
Senato: approda a palazzo Madama il disegno di legge governativo (n.3543), già approvato dalla Camera il 23 settembre, che detta disposizioni per il Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga e per il personale impiegato nei Sert. La limitazione nell?uso del metadone (riservato alle sole strutture pubbliche) e il divieto di sperimentazione controllata dell?eroina – punti introdotti nel testo grazie a un emendamento firmato dall?opposizione – dividono le forze politiche e le comunità terapeutiche. Ma tutto può ancora essere riscritto in Senato.
Tutti favorevoli al testo che detta nuove disposizioni sul Fondo nazionale per la lotta alla droga (presentato due anni fa dall?esecutivo), approvato dall?Aula di Montecitorio il 23 settembre con 383 voti a favore (da parte di Forza Italia, Alleanza nazionale, Udr, Ccd, Democratici di sinistra e Rifondazione comunista), nessuno contrario e l?astensione di Verdi e Lega nord. Tutti d?accordo, dunque, sulla necessità di rivedere il Testo unico sulle tossicodipendenze (approvato con D.P.R. n.309 del ?90) nella parte relativa al Fondo nazionale per la lotta alla droga, alle campagne informative e di sensibilizzazione, alla Consulta di esperti e operatori istituita presso il Dipartimento Affari sociali della presidenza del Consiglio. E d?accordo anche nel riesaminare la situazione del personale dei Sert, sanando gli effetti prodotti da numerosi decreti-legge in materia. Divise, invece, maggioranza e opposizione sull?introduzione del divieto per i titolari di progetti di prevenzione e riduzione del danno finalizzati al recupero psico-fisico della persona e per servizi come ?unità di strada, servizi a bassa soglia, di consulenza e di orientamento telefonico? di ?somministrare sostanze stupefacenti incluse nelle tabelle I e II e delle sostanze non inserite nella farmacopea ufficiale, fatto salvo l?uso del metadone, limitatamente ai progetti e ai servizi interamente gestiti dalle Aziende unità sanitarie locali e purché i dosaggi somministrati e la durata del trattamento abbiano l?esclusiva finalità clinico-terapeutica di avviare gli utenti a successivi programmi riabilitativi?. Dodici righe, firmate da diversi esponenti del Polo e approvate dall?Aula con un solo voto di scarto: 270 favorevoli, 269 contrari. Il risultato ha colto di sorpresa la maggioranza che, fino a quel momento, era riuscita a non far passare nessuna modifica non gradita. In ogni caso, governo e maggioranza hanno ancora modo di intervenire sulla questione, visto che il testo ha appena iniziato il suo iter al Senato. Al di là dell?oggetto della polemica, il provvedimento interviene su: riduzione del danno (tramite l?elaborazione di linee guida firmate dai ministri della Sanità, Rosy Bindi, e per la Solidarietà sociale, Livia Turco), campagne informative (a cui sono destinati sempre dieci miliardi l?anno suddivisi tra carta stampata, radio e tv con decreto della ministra Turco), ripartizione dei fondi da destinare ai progetti di lotta alla droga (il 75 per cento alle regioni e il restante 25 per cento per finanziare progetti promossi dal Dipartimento affari sociali d?intesa con i ministeri interessati), compiti della Consulta degli esperti e degli operatori (che aiuterà il Dipartimento guidato dalla Turco a elaborare strategie informative e di prevenzione, a individuare le finalità dei progetti da ammettere ai finanziamenti, a far fronte a eventuali emergenze), riordino del personale dei Servizi per le tossicodipendenze (Sert), definizione dei requisiti necessari agli enti ausiliari per ottenere l?iscrizione negli appositi albi.
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