Mondo

Eritrea riapre al turismo

Il governo si sta preparanndo a incentivare il settore dopo la fine della guerra con l'Etiopia

di Emanuela Citterio

I telefoni delle agenzie eritree di turismo riprenderanno a squillare. Lo assicura il ministero del turismo eritreo, che sta preparando un piano nazionale per incrementare il settore, dopo la fine della guerra con l’Etiopia. Gli hotel di proprietà dello stato saranno rinnovati e gli studenti universitari praparati per lavorare nell’accoglienza turistica. Il ministero del turismo si sta preparando al lancio di un sito internet – riferisce l’agenzia Irin – e di una rivista che verrà distribuita alle ambasciate e i tour operator in giro per il mondo. L’Eritrea, con i suoi mille e 200 chilometri di coste, ricche di barriere coralline e di fauna marina, e le isole disabitate, rappresenta una meta appetibile per i tour operator e il governo ha tutta l’intenzione di sfruttare questa risorsa economica, che porterebbe nel Paese preziosa valuta estera. Il ministero del turismo ha intenzione di promuovere anche la visita ai siti archeologici, molti dei quali non sono quasi per niente conosciuti. Il governo eritre propone persino i “war tours”, per visitare i luoghi di frontiera in cui si è combattuta la guerra scoppiata nel maggio ’98 con l’Etiopia.


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