Economia

EQUO SOLIDALE. L’impegno di Ctm per la Palestina

Altromercato si impegna nel sostenere Parc (Palestinian Agricolture Relief Committees) nella promozione e costruzione di opportunità di sostentamento e per ripristinare quei circuiti economici che la guerra ha distrutto

di Redazione

Ctm Altromercato nasce nel 1989 ed è la principale organizzazione di fair trade presente in Italia: un consorzio composto da 130 cooperative e organizzazioni non-profit che promuovono e diffondono il commercio equo e solidale attraverso la gestione di 350 negozi «Botteghe del Mondo», diffuse su tutto il territorio italiano. Ha instaurato negli anni rapporti commerciali diretti con 150 organizzazioni di artigiani e contadini in 40 paesi di Africa, America Latina e Asia. Garantisce l’importazione dei prodotti a prezzi equi per valorizzare i costi reali di lavorazione e permettere una retribuzione dignitosa del lavoro, assicurando trasparenza nei rapporti di cooperazione e continuità nei rapporti contrattuali, oltre a sostenere attivamente la coltivazione biologica e promuovere progetti di auto-sviluppo sociale e ambientale.
Altromercato ha deciso di sostenere la Palestinian Agriculture Relief Committees (Parc), un’organizzazione non governativa, laica ed impegnata nel lavoro sul campo, in particolare al fianco delle donne.
Questa scelta è stata presa per aiutare attivamente la popolazione palestinese in questa situazione difficile. E’ stata così attivata una raccolta fondi per la preparazione di pacchi viveri, da far entrare nella striscia di Gaza attraverso le organizzazioni internazionali. Al termine della fase più acuta dell’emergenza umanitaria, destinerà parte dei fondi raccolti in progetti di ricostruzione e, in particolare, nel sostegno ad una cooperativa per la produzione del cous cous gestita interamente da donne. La presidentessa di Altromercato Chiara Bonati commenta il dramma della guerra in Palestina «Sotto le macerie del conflitto restano ancora una volta le speranze in un avvenire di pace e le rovine dell’intero sistema produttivo, in particolare del comparto agricolo, distrutto o isolato a causa delle operazioni militari. Messe a dura prova anche le esperienze di economia solidale, che in questi anni hanno saputo costruire concrete opportunità di sostentamento: coltivazione e commercializzazione di prodotti come il cous cous, le mandorle e i datteri hanno dato vita a circuiti economici virtuosi per le comunità, funzionando come veri e propri antidoti alla violenza». Lo scopo è ripristinare quei rapporti commerciali che la guerra ha interrotto e se possibile incrementarli.


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