Volontariato

Equilibrio

Antonella Costantino,neuropsichiatra,parla del difficile rapporto che bisognerebbe avere coi minori nella problematica dell' affido familiare

di Redazione

La difficoltà più grande è riuscire a non schierarsi. Non bisogna pensare alla famiglia d?origine, da cui il minore è stato allontanato, come a qualcosa di negativo: sarebbe un messaggio non utile. Altra difficoltà: i bambini in comunità tendono a vivere secondo due dinamiche: mettere alla prova gli operatori o, al contrario, tentare di affascinarli. Trovare un equilibrio è faticoso. Nelle strutture, poi, il minore incontra altri nella sua stessa posizione e questo lo aiuta a non considerarsi un caso unico, ma occorre fare attenzione alle interazioni, evitando di mettere situazioni esplosive a contatto. Avere una rete di strutture diverse è utile: si sceglie in base alle esigenze del bambino.


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