Welfare

Epifani. “Nel 2004 peggiorati i diritti in Italia”

E' il giudizio del segretario della Cgil contenuto nella prefazione al volume curato da Sergio Segio, "Diritti globali 2004"

di Ettore Colombo

”In questi ultimi dodici mesi lo stato generale dei diritti e’ peggiorato” e questo sia a livello internazionale e, quindi, ”globale”, che ”nel nostro paese, in modo particolare per quanto riguarda le politiche sociali, della scuola, della casa e della sanita’ e dei diritti di liberta’ delle persone”. E’ questa l’analisi del segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani. Epifani, nella prefazione del nuovo ”Rapporto sui diriti globali” 2004, curato da Sergio Segio per conto di molte associazioni (Arci, Antigone, Cnca, Legambiente) e presentato oggi nella sede della Cgil a Roma: Epifani annovera tra i motivi della crisi del welfare mondiale, il ”fallimento” del vertice di Cancun che ha aumentato i rischi ”di scambi commerciali ineguali e fondati sull’assenza di regole” e la spirale del ”terrorismo-guerra-terrorismo” che ha messo in crisi l’idea di ”un governo democratico mondiale”. Per quanto riguarda, invece, il fronte nazionale, il segretario della Cgil non esita a parlare da parte del governo di una serie di ”controriforme”.
”Il bilancio di questi ultimi mesi, le scelte del governo – sottolinea Epifani – non hanno soltanto allargato la fase della stagnazione produttiva, vanificato le prospettive di ripresa, indebolito il tessuto sociale e produttivo del paese. Queste scelte si sono accompagnate a politiche sociali che hanno allentato legami culturali, legami di rappresentanza, legami fra persone e hanno sostanzialmente indebolito le risposte ai bisogni e ai diritti di ogni cittadino”. Per quanto riguarda, in particolare, le politiche del welfare, Epifani parla di ”riduzione e tagli destinati agli enti locali, compressione delle spese per gli investimenti nei campi della sanita’, dell’assistenza, in modo particolare verso i piu’ bisognosi e le aree di poverta’, l’assenza di politiche verso un bene fondamentale come la casa, una politica di liberalizzazione in cui si e’ smarrito il governo dei propri obiettivi. Tutto questo – ha concluso Epifani – ha finito per rendere piu’ incerta e precaria la condizione di tanti, di coloro che hanno bisogno, di coloro che vedono nel servizio pubblico e nella sua qualita’ l’unico modo possibile di affrontare una situazione di disagio o di sofferenza”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.