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Epatite B, dubbi sul vaccino. L’Agenzia europea lo sospende

L'Emea ha raccomandato la sospensione in via precauzionale dell'Hexavac.

di Benedetta Verrini

Il 20 settembre, con un documento ufficiale, l?Emea, l?Agenzia europea del farmaco ha raccomandato in via precauzionale la sospensione dell?autorizzazione al commercio dell?Hexavac, un vaccino per neonati e bambini contro la difterite, il tetano, la pertosse, il virus dell?epatite B, il virus della poliomielite e l?Haemophilus influenzae di tipo b. La raccomandazione è stata fatta dal Comitato per i farmaci ad uso umano dell?Agenzia, a seguito della rilevazione di una «minore immunogenicità (la capacità di un vaccino di stimolare una risposta immunitaria) del componente contro l?epatite B». Ciò sembra dovuto alla variabilità del procedimento produttivo del componente contro l?epatite B, che potrebbe determinare una minore protezione a lungo termine contro la malattia. Insomma, per quanto l?Hexavac sia un vaccino polivalente, la preoccupazione riguarda soltanto l?epatite B e, in particolare, la protezione a lungo termine (5-10 anni). Non è in discussione la protezione a breve termine contro l?epatite B né, tantomeno, quella contro le altre malattie che il vaccino è volto a prevenire. Non vi sono perciò timori, ha sottolineato l?Agenzia europea, per i bambini che sono stati già vaccinati con l?Hexavac. Ad ogni modo, il Comitato ha chiesto alla Sanofi Pasteur Msd, detentrice dell?autorizzazione al commercio, di approntare uno specifico programma di sorveglianza per indagare sulla eventuale necessità di sottoporre in un secondo tempo a nuova vaccinazione i neonati e i bambini, ad esempio durante l?adolescenza. I genitori sono invitati a discutere ogni loro preoccupazione con i pediatri. Nel sito web dell?Emea è disponibile un documento informativo.

Info: www.emea.eu.int


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