Non profit

Enzo e Amedeo, un appello per dare Speranza

di Redazione

L’associazione “Telefono Speranza” presenta alla cortese attenzione dei suoi attenti lettori due casi urgenti e drammatici. Il primo caso riguarda un ragazzo di 29 anni, il cui nome è Enzo Aletta: da 13 anni è costretto a vivere su una sedia a rotelle per causa di un incidente. Il ragazzo infatti abita in uno stabile senza ascensore, in un vicolo contorto al secondo piano, con ottanta scalini, prigioniero da 13 anni della propria casa, perchè nessuno l’ha aiutato. Egli ha fatto 304 richieste sia al Comune di Napoli che alla regione Campania, ma senza ottenere nulla. Il ragazzo per ovviare a questo problema dovrebbe raccogliere novanta milioni, che servirebbero per fare un impianto per l’ascensore. Il “Telefono Speranza” si appella quindi alla generosità dei lettori e alla loro capacità di mobilitazione per restituire a questo giovane la vita che gli è stata negata da 13 anni a questa parte. Il secondo caso riguarda un bimbo: si chiama Amedeo Mirenghi e ha appena 8 anni. Il bimbo in questione soffre di convulsioni, con perdita di coscienza. Il prossimo 25 gennaio deve essere sottoposto ad un intervento molto delicato in Germania, a Bonn. La spesa di questo intervento è di lire 10 milioni. Il “Telefono Speranza” confida nell’aiuto dei suoi lettori per ridare speranza al piccolo Amedeo e ai suoi genitori. Associazione telefono Speranza


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