Famiglia

Entro il 2005 c’è posto per 60mila

Sabato 3 maggio volontari cercansi: il direttore dell’ufficio nazionale per il servizio civile spiega il contenuto del prossimo bando di “reclutamento”. vi anticipiamo alcuni punti

di Francesco Agresti

Un esercito di volontari ?civili? che cresce di anno in anno. Aumenta il numero dei giovani di età compresa tra i 18 e i 26 anni che chiedono di poter trascorrere dodici mesi al servizio di enti pubblici od organizzazioni private, impegnati in progetti di utilità sociale. Il prossimo 12 maggio scadranno i termini per la presentazione delle candidature per il primo bando del 2003 che prevede l?impiego di altri 10.929 volontari. Lo scorso 31 marzo è invece scaduto il termine per la presentazione dei nuovi progetti: ne sono pervenuti 1.545 che prevedono l?impiego di 18.672 volontari; tra questi progetti, 9 sono da realizzare all?estero coinvolgendo 72 ragazzi. Tutti i progetti di impiego saranno esaminati dall?Ufficio per il servizio civile e nel mese di giugno sarà pubblicato il secondo bando del 2003 per la raccolta delle adesioni dei volontari. E di questo secondo bando si parlerà a Civitas il 2 maggio, alle 15, in un incontro organizzato da Vita cui interverrà Massimo Palombi, direttore dell?Ufficio nazionale per il servizio civile. «Il nostro obiettivo», ha spiegato Carlo Giovanardi, ministro per i Rapporti con il Parlamento, «è quello di arrivare entro il 1° gennaio 2005 a poter sostituire i 60mila attuali obiettori di coscienza con altrettanti volontari. Entro quell?anno infatti, se verrà approvato il disegno di legge licenziato nei giorni scorsi dal governo, sarà sospeso l?obbligo del servizio di leva. Intanto, nel 2003 contiamo di portare il numero dei ragazzi impiegati nel servizio civile almeno a 15mila». Dopo quello delle donne ci si prepara a infrangere un altro tabù: quello della presenza tra i volontari di ragazzi che non hanno la nazionalità italiana. «Il testo originale del decreto legislativo che ha istituito il servizio civile nazionale», ricorda il ministro Giovanardi, «prevedeva la possibilità di accesso anche per i ragazzi stranieri. Questa parte venne poi eliminata nelle commissioni parlamentari. Crediamo invece sia una questione da rivedere perché riteniamo sia uno scambio straordinario sia per i ragazzi che per l?intero Paese, oltre a rappresentare un?occasione per favorire l?integrazione». «Quello dei 60mila volontari nel 2005», aggiunge Massimo Palombi, «è un obiettivo ambizioso. Agli aspiranti volontari, infatti, devono essere proposti progetti che sappiano stimolare il loro interesse e offrire opportunità da spendere alla fine del servizio anche, ad esempio, nella ricerca di un?occupazione. La maggior parte degli enti che presentano progetti hanno sottoscritto accordi con le università per il riconoscimento dei crediti formativi. Inoltre, dal 2006, dovremmo poter riconoscere vantaggi per l?ingresso nel corpo forestale ». Quello dei volontari del servizio civile è stato finora un esercito femminile: lo scorso anno le ragazze impiegate rappresentavano il 95% dei 9mila giovani coinvolti. Tra i progetti presentati, quelli relativi a interventi di assistenza sono in netta prevalenza, mentre la distribuzione geografica degli enti proponenti è omogenea. «Le organizzazioni storiche del Terzo settore», spiega Palombi, «hanno dimostrato una straordinaria capacità progettuale. Al Sud stiamo avendo risposte al di là di ogni più rosea aspettativa. Spesso gli enti devono ricorrere a selezioni per poter scegliere i ragazzi. Anche se questo successo è spesso dovuto a un inversione delle motivazioni: quella che dovrebbe essere la principale, la vocazione a far qualcosa per sé e per gli altri, lascia il posto al miraggio di poter ottenere a fine mese un compenso, che dal 2003 è di 433 euro netti al mese». Tra i progetti cui sta lavorando l?Ufficio nazionale vi è l?ipotesi di impiegare, tra qualche tempo, i ragazzi del servizio civile in missioni di peacekeeping: «Questo è uno dei prossimi obiettivi», conclude Giovanardi. «Ci vorrà del tempo ma sono certo che nelle missioni di pace all?estero a fianco dei militari presto vedremo anche i ragazzi del servizio civile». Info: www.serviziocivile.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA