Volontariato
Ente nazionale sordomuti contro accattonaggio
Un dirigente denuncia: sui treni e nei ristoranti si vendono immaginette per raccogliere fondi. «Noi non c'entriamo»÷
La denuncia è autorevole e proviene da Renato Pigliacampa, dirigente nazionale del Dipartimento scuola-educazine dell’Ente nazionale sordomuti: ogni giorno sui treni italiani si compiono piccole truffe in nome dei sordi.
“Sui vagoni, nei ristoranti e in altri luoghi pubblici”, scrive a Vita Pigliacampo, “gruppi di sordomuti stranieri (russi, moldavi, slavi, polacchi e bulgari) distribuiscono fogli riproducenti la dattilogia (l’alfabeto manuale utlizzatto come supporto dai sordi) o altre amene immagini”.
Secondo Pigliacampo queste iniziative non devono essere attribuite ai sordi italiani “che sinceramente umilierebbero le loro capacità culturali e intellettive”. Si tratterebbe piuttosto di persone “sfruttate dalla malavita” o semplicemente “di furbi”.
C’è da chiedersi piuttosto se si tratti veramente di sordi.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.