Politica

Enrico Letta, no al “Comissario per la Protezione dello stile di vita europeo”

Uno degli otto vicepresidenti, il greco Margaritis Schinas del partito di centrodestra Nuova Democrazia, ha l’incarico a «Commissario per la Protezione dello stile di vita europeo», come ha comunicato la neo presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Una denominazione che ha suscitato un vespaio di polemiche

di Redazione

Uno degli otto vicepresidenti, greco Margaritis Schinas, ha l’incarico a «Commissario per la Protezione dello stile di vita europeo», ha annunciato von der Leyen. Enrico Letta non ci sta, la nuova versione del vecchio commissariato all'emigrazione in Europa avrebbe una denominazione odiosa, un nome e una mission del tutto inacettabili. "Con franchezza la competenza della nuova Commissione Ue sulle migrazioni ridenominata 'Proteggere il nostro modo di vivere', anche no. Semplicemente no. Ma proprio no", ha twittato l'ex presidente del Consiglio italiano.

Il titolo ufficiale di Schinas ha già provocato polemiche. Durante la conferenza stampa, una giornalista greca ha chiesto alla neo presidente della Commissione Ursula von der Leyen se lo stile di vita europeo debba essere protetto dai migranti, ma von der Leyen non ha risposto nel merito.

"Solleva interrogativi", ha affermato anche portavoce del governo francese, Sibeth Ndiaye di origini senegalesi, che si è detta "personalmente molto dubbiosa" sull'intitolazione dell'incarico; anche "se il perimetro del portafoglio non dovrebbe differire da quello della Commissione precedente".

"Si rischia di inviare un messaggio preoccupante", ha avvertito Amnesty International. "Le persone che hanno migrato hanno contribuito allo stile di vita dell'Europa nel corso della sua storia", – ha ricordato la direttrice dell'Ufficio dell'Ong presso le istituzioni europee, Eve Geddie, – "lo 'stile di vita europeo' che l'Ue deve proteggere è quello che rispetta la dignità umana e i diritti umani, la libertà, la democrazia, l'uguaglianza e lo Stato di diritto".

Il nuovo portafoglio, assegnato al greco Margaritis Schinas, esponente del partito di centrodestra Nuova Democrazia, era già stato criticato dai gruppi dei Verdi e dai Socialdemocratici che hanno preannunciato iniziative al Parlamento europeo in vista delle audizioni dei nuovi commissari a ottobre.

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