Non profit
ENOLOGIA. La Cina prova a invadere anche il mercato del vino
Una società produce vino ad Honk Kong importando uva congelata
di Redazione
Bottiglie di vino made in Hong Kong, prodotte con uve congelate importate da tutto il mondo, anche dall’Italia. Con questo sistema, nel 2011 nella ex colonia britannica si potrà assaggiare un Nebbiolo prodotto sulle rive del Mar Cinese Meridionale. È quanto riesce a fare, segnala Winenews, un’azienda di Hong Kong, la 8th Estate Winery. Si tratta, spiega Winenews, di un’azienda che «non ha vigneti di proprietà, ma importa uve congelate da tutto il mondo. A curare la cantina e le operazioni di vinificazione e invecchiamento, c’è Gianni Seminari, un italiano laureato in enologia all’Università di Milano, con un importante bagaglio di esperienze come wine consultant in British Columbia (Canada) e in California. Se nel 2007 le uve sono state acquistate nel Washington State (Usa), nel 2008 è stata la volta dell’Italia con Sangiovese dal Chianti e Nebbiolo dalle Langhe».
Questi ultimi vini, spiega Winenews, «saranno disponibili per il consumo nel 2011. Le bottiglie della 8th Estate Winery sono etichettate come “prodotto di Hong Kong” però, specificano sempre da quale regione del mondo provengono le uve. Tra le attività promozionali ottengono grande successo i “wine tasting events” e le visite in cantina che richiamano un gran numero di famiglie, curiose di visitare l’unica “urban winery” presente nell’ex colonia britannica».
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