Mondo

Ennesimo bombardamento di Khartoum sul sud Sudan

La notizia dell'ennesimo bombardamento comunicata dal portavoce della diocesi di Torit all'agenzia Misna

di Redazione

Ennesimo bombardamento dell?aviazione sudanese contro le popolazioni civili del Sud del Paese. Oggi, poco prima di mezzogiorno, un velivolo delle forze di Khartoum ha sganciato 11 ordigni in due diversi raid nella zona di Isoke, in Equatoria Orientale. Lo ha riferito Gervasio Okot, portavoce della diocesi di Torit (Sudan meridionale). In un comunicato inviato alla Misna, ha reso noto che le bombe hanno colpito e distrutto una struttura utilizzata dagli operatori del Crs (Catholic relief service, la principale organizzazione umanitaria della Chiesa americana), rischiando di provocare una strage. Gli ordigni sono caduti, infatti, nella campo di accoglienza che ospita circa 150 sfollati provenienti da Imotong. Non sono comunque segnalate vittime. Durante il secondo ?passaggio? dell? ?Antonov? governativo (grosso aereo di fabbricazione russa utilizzato normalmente in questi attacchi), le bombe sono state sganciate su due villaggi (Mairo ed Imee) e l?ultimo ordigno è esploso vicino alla locale parrocchia, senza comunque provocare vittime né danneggiare seriamente l?edificio. Ma il danno più rilevante subìto dalla popolazione locale riguarda le aree coltivate, dove è stato distrutto gran parte del raccolto, ormai pronto per la mietitura. Ancora una volta, per i martoriati civili di questa zona, è scattata la fuga precipitosa nella foresta, al riparo dai pesanti bombardamenti. Secondo testimonianze raccolte dalla Misna, la gente non si capacita del motivo per cui il governo di Karthoum insiste a prendere di mira la popolazione inerme nella sua guerra contro i separatisti del Sud, quell?Esercito di liberazione popolare del Sudan (Spla) che ? proprio oggi ? è tornato ai colloqui di pace con i delegati del presidente Omar el-Beshir. Quello di oggi è il secondo bombardamento di Isoke dallo scorso 19 agosto, aggiunge il comunicato ricevuto dalla Misna. Resta tuttavia un mistero, sottolinea l’agenzia, l?accanimento dell?aviazione sudanese contro un?area di assoluta irrilevanza strategica.


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