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Eni: inaugura progetto sociale in Kazakhstan

Il sanatorio di 'OK-Zhetpes', completato in 18 mesi, si sviluppa su un'area di 38.000 metri quadrati (comprende 125 stanze, il centro medico e il centro sportivo).

di Redazione

Si e’ svolta a Borovoye, alla presenza del Presidente della Repubblica del Kazakhstan, Mr. Nursultan Nazarbaev, la cerimonia di inaugurazione del sanatorio ‘Ok-Zhetpes’. L’opera e’ stata donata dall’Eni, che e’ operatore unico del campo di Kashagan e co-operatore del campo di Karachaganak, alla Repubblica del Kazakhstan. Il sanatorio di ‘OK-Zhetpes’, completato in 18 mesi, si sviluppa su un’area di 38.000 metri quadrati (comprende 125 stanze, il centro medico e il centro sportivo). L’opera fa parte del programma che riguarda altri 4 progetti sociali che l’Eni si e’ impegnata a realizzare nel Paese e che comprende il Borovoye Children Recreational Centre e il complesso residenziale di 16 piani ubicato nella citta’ di Astana, entrambi gia’ completati; la Biblioteca Nazionale della Repubblica del Kazakhstan e il Palazzo dell’Amministrazione. Questi due ultimi progetti sono in fase di realizzazione e il loro completamento e’ programmato per la meta’ del 2003. Intervenendo alla cerimonia di consegna del sanatorio di ‘Ok-Zhetpes’ alla regione di Akim, il Presidente Nazarbaev ha espresso il suo apprezzamento per la professionalita’ con cui l’Eni ha diretto i lavori e i contrattisti impegnati nel progetto. Il Presidente Nazerbaev ha inoltre ricordato che l’Eni e’ una compagnia petrolifera particolarmente attenta ai problemi sociali del Paese e che ha concentrato i suoi sforzi non solo nell’attivita’ petrolifera, ma anche nella soluzione di questi problemi. L’impegno dell’Eni nell’attuazione di iniziative sociali e’ un tratto distintivo nei rapporti con le comunita’ e con l’ambiente sociale dei Paesi nei quali la Societa’ opera, fin dai tempi di Enrico Mattei. Il Presidente Nazerbaev ha inoltre posto l’attenzione sulla campagna esplorativa nel North Caspian Sea e l’attivita’ di sviluppo del campo di Kashagan, in cui l’Eni e’ operatore unico, confermando che la Compagnia italiana gode della piena fiducia di Kazmunaygaz (KMG), l’autorita’ petrolifera kazaka. Il Presidente ha inoltre espresso la forte convinzione della solidita’ delle competenze, delle risorse umane e delle tecnologie che l’Operatore impieghera’ per portare a termine gli impegni presi con il Caspian Sea PSA e ha assicurato il suo pieno appoggio alla realizzazione di questo progetto che riveste una grande importanza per il Kazakhstan. Il Presidente Nazerbaev ha infine affermato che i rapporti con la Joint Venture, che comprende alcune delle principali compagnie petrolifere internazionali, sono solidi e sono mirati a raggiungere un unico obiettivo comune. ”Continueremo a fornire all’operatore, Agip KCO, il nostro pieno e tangibile supporto -ha concluso il Presidente Nazerbaev-. E’ solo attraverso questa solida e trasparente relazione di cooperazione che le giuste condizioni per lo sviluppo di Kashagan e il seguente miglioramento del benessere sociale del Kazakhstan potranno essere create”. Alla cerimonia di inaugurazione del Sanatorio, Stefano Cao, Direttore Generale dell’Eni Divisione Agip, esprimendo l’apprezzamento e la gratitudine per l’intervento del Presidente Nazarbaev, ha affermato che l’Eni ”continuera’ ad operare nel Paese rispettando i piu’ stringenti parametri di sicurezza e protezione ambientale nelle operazioni petrolifere, a impegnarci nel training e nello sviluppo professionale del personale locale e a coinvolgere costantemente l’industria kazaka”. Stefano Cao ha inoltre aggiunto che l’Eni e’ presente in Kazakhstan fin dal 1992 quando ha iniziato lo sviluppo del campo di Karachaganak, attualmente in fase avanzata e che l’Eni sta consolidando la sua presenza nel Paese grazie a questo progetto e a quello di Kashagan. ”Intendiamo perseguire con successo i nostri obiettivi anche con il supporto delle autorita’ del Kazakhstan, dei colleghi e dei partner della Joint Venture -ha concluso Cao-. Non risparmieremo ne’ risorse ne’ tecnologie affinche’ questi progetti possano diventare una realta’ dalla quale sia il Kazakhstan che la sua popolazione possano beneficiare in modo significativo”.


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