Sostenibilità

Energie rinnovabili: Wwf, Italia fanalino di coda

Wwf anticipa alcuni dati alla vigilia della presentazione del Rapporto Comissione europea

di Redazione

In nove anni il contributo delle energie rinnovabili in Italia e’ diminuito invece di aumentare passando dal 16% al 15,3%. E l’Italia e’ tra i paesi maggiormente lontani dall’obiettivo nazionale del 25% di quota da rinnovabili sul totale del consumo energetico. Il Wwf fa un’analisi della situazione dell’energia da fonti rinnovabili alla vigilia della presentazione del Rapporto della Commissione Europea sul pacchetto energia e ambiente. Una situazione che viene confermata dal rapporto 2005 del ministero dello Sviluppo economico e dai dati provvisori d’esercizio di Terna relativi al 2006.

Dal Rapporto dell’Ue, accanto ai dati sulla situazione italiana compaiono due faccine che piangono, a differenza di quanto avviene per Danimarca, Germania, Ungheria, Finlandia, Irlanda, Lussemburgo, Spagna e Olanda, la cui situazione viene giudicata molto o abbastanza positivamente. Altri Paesi nei quali la situazione delle rinnovabili viene invece giudicata negativamente, sono Austria, Cipro, Estonia, Francia, Lettonia, Malta e Slovacchia.

”Il presunto ‘vantaggio’ italiano sulle rinnovabili, tanto sbandierato negli scorsi anni – afferma il Wwf nella nota – si fondava soprattutto sull’eredita’ del passato, vale a dire l’ampia quota di energia idroelettrica su cui i nostri padri avevano puntato per non dipendere del tutto dai combustibili fossili che dobbiamo importare”.


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