Sostenibilità

Energia: vigneron Belice usano quella pulita

Nuovo impianto fotovoltaico nella tenuta di Donnafugata a Contessa Entellina

di Giampaolo Cerri

Da una parte la tenuta di Donnafugata a Contessa Entellina (Palermo) e, dall’altra, Conphoebus, società dell’Enel. L’azienda vitivinicola che produce nella Valle del Belice e l’azienda di energie fotovoltaico annunciano un matrimonio fra vino ed energia pulita.
Nella tenuta – 170 ettari coltivati a vigneto della famiglia Rallo nei luoghi dove Giuseppe Tomasi di Lampedusa ambientò alcuni passi del Gattopardo – le uve si raccolgono di notte ed è alto il fabbisogno energetico (per illuminare i vigneti e per la necessità di raffreddare il raccolto con impianti di refrigerazione).
L’azienda sfrutterà il Solleone siculo per produrre la propria energia ma anche per venderne a Conphoebus, che si è impegnata ad acquisire il surplus di produzione, fornendo la quantità d’energia occorrente nelle fasi di punta.
Il costo dell’impianto è di 150 mila euro (il 30% coperto dal credito di imposta) da ammortizzare in 30 anni. Il sistema garantirà all’azienda che nel 2001 ha fatturato 10 milioni di euro e prodotto un milione e mezzo di bottiglie,
A tere a battesimo la prima raccolta di uva da energia pulita sono stati, ieri notte, il ministro Alemanno (che si è tolto la giacca e si è avventurato fra le vigne) e Ermete Realacci, presidente di Legambiente.

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