Sostegni

Energia, via agli incentivi per il Terzo Settore. Come chiederli

Fino al 21 agosto gli Enti del Terzo Settore e gli enti religiosi riconosciuti che svolgono attività di assistenza per disabili e anziani possono accedere al "Contributo energia" di Invitalia

di Alessio Nisi

energia
foto di Matthew Henry per Unsplash

Fino al 21 agosto gli enti del Terzo Settore e gli enti religiosi riconosciuti che svolgono attività di assistenza per disabili e anziani possono chiedere il “contributo energia”, incentivo a fondo perduto che il Governo mette a disposizione per l’aumento dei costi di energia elettrica e gas naturale registrati nel terzo trimestre del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021.

Fino all’80% dell’aumento dei costi

Il contributo può coprire fino all’80% dell’aumento dei costi registrati tra il 2021 e il 2022, per un massimo di 50mila euro per ogni soggetto e  riconosciuto per incrementi di costo inferiori al 20%. 

Come chiedere il contributo

La richiesta va fatta con una domanda online: è necessario collegarsi ai siti www.disabilita.governo.it e www.invitalia.it e accedere alla piattaforma dedicata. Il contributo è erogato in un’unica soluzione, entro 60 giorni dal termine per la presentazione delle domande, in base alla posizione in un elenco redatto secondo un ordine decrescente, a partire dalla maggiore percentuale di incremento dei costi, e dando priorità, nel caso di percentuale identica, al maggiore importo del costo sostenuto.

Tutti i numeri dell’incentivo

L’incentivo, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità  e gestito da Invitalia, ha una dotazione finanziaria di 175 milioni di euro:  120 milioni per gli enti di Terzo Settore e gli Enti religiosi civilmente riconosciuti che svolgono attività di assistenza socio-sanitaria (in forma residenziale o semi-residenziale) alle persone con disabilità, 50 milioni per gli per gli enti di Terzo Settore e gli Enti religiosi civilmente riconosciuti che svolgono attività di assistenza socio-sanitaria (in forma residenziale o semi-residenziale) alle persone anziane, 5 milioni per le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza che erogano servizi socio-sanitari e socio-assistenziali in regime semiresidenziale e residenziale in favore di anziani (le Ipab).

I riferimenti normativi

La disposizione fa seguito al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 febbraio 2023 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 dell’11 aprile 2023), che, di concerto con il Ministro per le Disabilità e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, individua i criteri e le modalità per l’accesso al contributo straordinario voluto dal Governo per sostenere gli enti del Terzo Settore.

Gli enti che non operano con anziani o persone con disabilità potranno presentare domanda successivamente: qui le informazioni.

La foto di apertura è di Matthew Henry per Unsplash


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