Formazione

Emilia-Romagna, aumentano i richiedenti asilo

1.940 nel 2006, in crescita del 16,6% rispetto all'anno precedente

di Redazione

In aumento in Emilia Romagna i richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione umanitaria: secondo i dati ufficiali forniti dalle Questure e riferiti al 2006 sono sono 1940. La crescita si attesta al 16,6% rispetto al 2005, quando risultavano essere 1664. Quelli in cerca di accoglienza sarebbero all’incirca 1455, secondo le stime del progetto regionale ‘Emilia Romagna, Terra d’asilo’; 359 gli accolti, sempre nel 2006, tramite i progetti Sparar (il Sistema nazionale di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) gestiti dagli enti locali con finanziamenti statali. I dati emergono dalla ricerca curata dalla Provincia di Parma con il supporto (per quanto riguarda il territorio di Bologna) della Provincia di Bologna e dell’ong Cospe che rientra nelle attivita’ del progetto ‘Emilia-Romagna, Terra d’asilo’, promosso dalla Regione e attuato dalla Provincia di Parma. I due dati (le presenze ufficiali e le stime sui rifugiati in cerca d’accoglienza) non sono pero’ sovrapponibili, si legge in una nota. Molte delle persone che chiedono sostegno, infatti, non rientrano nelle 1940 risultanti alle Questure del territorio: fuggite dai loro paesi e arrivate in Italia spesso via mare, hanno ottenuto un permesso di soggiorno da Questure principalmente del sud, poi si sono spostate in Emilia Romagna alla ricerca di lavoro o alloggio, senza riuscire pero’ a cambiare domicilio e continuando quindi a comparire formalmente nelle statistiche delle Questure che hanno rilasciato il primo permesso.

Ci sono poi persone che non risultano ne’ all’interno dei dati delle Questure, ne’ agli sportelli per stranieri: all’interno della regione molti rifugiati, con cui non sempre e’ facile stabilire un contatto, vivono in una scomoda situazione di invisibilita’, costretti a lavori in nero e soluzioni abitative emergenziali. Una situazione estremamente complessa di cui si parlera’ domani, martedi’ 19 giugno, a Parma (Palazzo della Provincia), a partire dalle 10, con la presentazione della ricerca ‘Richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione umanitaria in Emilia-Romagna. L’accoglienza oltre i progetti Sprar’. “Uno dei suggerimenti piu’ importanti che viene da quest’indagine – sottolinea Anna Maria Dapporto, assessore regionale alla Promozione delle politiche sociali e immigrazione – e’ proprio l’assoluta necessita’ di prevedere modalita’ anche innovative di incontro e di comunicazione con quelle persone che oggi non si rivolgono agli sportelli per stranieri e restano davvero ‘invisibili’. La Regione continuera’ a fare la sua parte, con un’attenzione particolare verso coloro che non trovano risposte adeguate ai propri bisogni. In quest’ottica – ricorda l’assessore – abbiamo proposto al Governo di passare dal bando annuale di finanziamento dei progetti Sparar a un sistema di ripartizione regionale dei fondi: cio’ darebbe maggiore stabilita’ agli interventi”


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