Cultura

Emilia Romagna: 86 milioni di euro per il welfare

All´area famiglia-minori vengono assegnati 26,8 milioni di euro. Il riparto in dettaglio

di Benedetta Verrini

Quasi 27 milioni di euro per asili nido, famiglia e infanzia; dieci milioni per anziani e disabili; quattro per l´immigrazione; tre e mezzo per carcere e povertà. Sono queste le principali aree di intervento in cui confluiranno i finanziamenti del Fondo sociale della Regione Emilia-Romagna.
Ne dà notzia il sito www.emiliaromagnasociale.it.
Un programma di spesa che ammonta, complessivamente, a oltre 86 milioni di euro. Si tratta del primo e più significativo stanziamento a cui si aggiungeranno risorse per circa cinque milioni di euro (bando per finanziare interventi in conto capitale su strutture per anziani e disabili, per impianti biocompatibili di climatizzazione), e per un ulteriore milione e quattro centomila (abbattimento di barriere architettoniche).

Complessivamente, dunque, verranno resi disponibili quasi 93 milioni di euro con cui gli enti locali possono dare il via alla programmazione del Piano di zona triennale 2005/07, dopo la fase di sperimentazione conclusasi con l´attuazione del Programma 2003. Diverse le novità: innanzitutto, per la prima volta, vengono compresi gli interventi per l´integrazione degli immigrati e le politiche per infanzia e adolescenza. Il fatto che l´insieme venga messo in rete permetterà una maggiore semplificazione ed efficacia degli interventi. Nel dettaglio, la delibera assegna ai Comuni 32 milioni di euro in maniera indistinta, cioè senza una finalità specifica. Tra i fondi finalizzati destinati a Comuni e Province, all´area famiglia-minori vengono assegnati 26,8 milioni di euro, di cui 9,6 milioni vanno ad acquisto/costruzione e ristrutturazione dei nidi e 7,7 come contributi ai Comuni per ogni bimbo inserito in queste strutture.

Circa un milione e mezzo viene stanziato per il Programma Giovani (iniziative culturali e di aggregazione), mentre due e mezzo andranno impiegati nel contrasto alle dipendenze ed altre forme di disagio, con una serie di indicazioni che consentono una migliore integrazione tra gli interventi sanitari e quelli sociali per il reinserimento lavorativo e il sostegno alla domiciliarità. Agli anziani e disabili sono destinati dieci milioni, di cui sei per assegni di cura: un intervento importante, se si considera che a fine 2003 la popolazione ultrasessantacinquenne ha raggiunto in Emilia-Romagna le 921.812 unità (22,5%) e la popolazione ultrasettantacinquenne le 451.235 (11 %). Nel settore dell´immigrazione, asilo e lotta alla prostituzione, quattro milioni e cento sono assegnati in attuazione della recente legge regionale, che prevede attività di integrazione sociale dei cittadini stranieri, lotta allo sfruttamento sessuale, iniziative di comunicazione interculturale.

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