Non profit

Emilia, l’ora della trasparenza

Vita e Protezione civica insieme per garantire che i fondi per la ricostruzione arrivino davvero a destinazione. L'inziativa lanciata a Ferrara

di Lorenzo Alvaro

FERRARA –  Ricostruzione e trasparenza. Sono le due parole più citate nell’incontro ferrarese “Emiliani brava gente: ripensare, ricostruire, ripartire”. Un’iniziativa pensata dal coordinamento di Agenda 21 Locali e dal Comune di Ferrara che ha visto il sostegno di: Regione Emilia Romagna, Anci, Upi e di Vasco Errani, nella sua veste di Commissario straordinario.

Un'immagine dell'incontro svoltosi oggi alla biblioteca Ariostea di Ferrara

IL BOOM DELLE RACCOLTE FONDI
Le parole d’ordine, negli intenti, le aveva anticipate Rossella Zadro, assessore all’ambiente del Comune di Ferrara: «Partecipazione, trasparenza e legalità». Il motto della giornata è stato del resto “ripensare, ricostruire, ripartire” tre parole prese a prestito da Protezione Civica, piattaforma creata da una rete di cittadini per rispondere a queste esigenze, una rete di strumenti e di persone per affrontare l’emergenza e uscire dal terremoto che si pone al servizio dei volontari e della protezione civile, perché l’obiettivo principale di Protezione Civica è la ricostruzione. Vita è partner di Protezione Civica in uno snodo delicatissimo: il monitoraggio delle donazioni. Non per nulla nel corso dell’incontro Simona Arletti, assessore del Comune di Modena all’ambiente e portavoce dell’Anci ha fatto notare: «ci sono più conti correnti e Iban che effettivi soldi raccolti. Le raccolte fondi stanno diventando troppe».  Tra i presenti anche il sindaco di Assisi, e la presidente della provincia dell’Acquila Pezzopane che ha ricordato ai presenti come «il miracolo aquilano che vi è stato raccontato non è mai accaduto» ci sono ancora 31mila alloggi temporanei.

Qui l'intervista a Rossella Zadro, assessore all’ambiente del Comune di Ferrara

LA PARTNERSHIP
Tornando alla ricostruzione e alla trasparenza la partnership tra Vita e Protezione Civica punta proprio a questo, per la selezione dei migliori progetti di ricostruzione sta nascendo a Parma un Hub che vuole raggruppare esperti di tutti i settori, mentre sulla trasparenza occorre il monitoraggio, quello che Protezione Civica e Vita stanno facendo è online anche il sito di Protezione civica  un contenitore per tutte le segnalazioni così da “tenere sempre una faro acceso sull’Emilia e contribuire a una ricostruzione trasparente e partecipata delle zone colpite dal sisma” come si legge sopra la piantina.

Riccardo Bonacina, direttore editoriale di Vita magazine, nel suo intervento, ha spiegato il perché della partnership al progetto di Protezione civica insieme a  Wikitalia, ActionAid, OpenPolis, Hackathon Terremoto e Shoot4change: «l’obiettivo è quello di una cooperazione per la trasparenza e la rintracciabilità dei fondi e la narrazione di ciò che succede nei campi, i disagi e la riscoperta di socialità» ha spiegato. Nel suo intervento Bonacina ha anche ricordato i precedenti monitoraggi della redazione di Vita. Il terremoto in Molise, che vide una raccolta di 100 milioni da donazioni private di cui il 56% sparì nel nulla. Il terremoto all’Aquila con la gran parte dei fondi da privati convogliati manu militari nel Progetto C.a.s.e. e un 20% di cui non si è avuto notizie. Da qui il rilancio agli amministratori di una proposta storica di Vita magazine: «per raccogliere fondi si deve essere autorizzati» ha attaccato Bonacina, «si decida che esistono soggetti già registrati, Onlus, per esempio, oltre ad Enti locali, e li si renda unici attori a poter  accendere raccolte fondi. Questo sarebbe un primo importante passo. Il secondo è che le Amministrazioni locali sburocratizzino i processi di garanzia e di assegnazione dei fondi e qui i processi digitali possono essere di grande supporto e aiuto» ha concluso.

Qui l'intervista a Sofia Maroudia, Chief of Operations di Action Aid 

Al tavolo, nel dibattito condotto da Riccardo Luna, accanto agli amministratori dei territori devastati dal sisma emiliano, al sindaco di Assisi, alla presidente della Provincia dell’Aquila anche il Friuli, caso al momento unico di uso dei fondi senza sprechi, anche il direttore di Banca Etica.

 

 

 

 

 


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