Formazione

Emigrati: entro il 30/04 domande per aiuti ad associazioni

Le associazioni e le istituzioni che si occupano degli emigrati lombardi possono richiedere alla Regione Lombardia i finanziamenti per realizzare progetti d'integrazione sociale e lavorativa

di Carmen Morrone

Si tratta di progetti che favoriscano l’integrazione sociale e lavorativa sia di lavoratori che vivono all’estero sia di quelli che, tornati in Lombardia, si scontrano con le difficolta’ che il rientro comporta. Lo prevedono le ”Linee guida per l’attivazione del programma regionale a favore degli emigrati e delle loro famiglie”, approvate dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Famiglia e Solidarieta’ Sociale, Gian Carlo Abelli. Per ottenere i contributi gli enti, le associazioni e le istituzioni interessate devono avere sede in Lombardia e i progetti che intendono presentare devono: promuovere forme di partecipazione, di solidarieta’, di tutela degli interessi economici e sociali degli emigrati e delle loro famiglie; garantire l’effettivo acceso ai servizi e la reale fruizione delle agevolazioni statali e regionali; promuovere l’aggiornamento culturale e la riqualificazione professionale dei rimpatriati; sostenere e rafforzare l’identita’ originaria. I progetti, istruiti da una commissione interassessorile, dovranno essere avviati entro tre mesi dalla data di accettazione e realizzati al massimo entro dodici mesi. E’ inoltre previsto che venga presentato, ogni tre mesi, un rapporto sullo stato di avanzamento del progetto stesso. Le domande dovranno essere presentate entro il prossimo 30 aprile alla Direzione generale Famiglia e Solidarieta’ Sociale – U.O. Interventi socio sanitari e socio assistenziali. U.O.O. Immigrazione, emigrazione e nomadi. Via Pola 9/11 – 20124 Milano


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