Famiglia

Emergenze. La Croce rossa in prima linea

Oltre 350 i volontari specializzati della Croce Rossa Italiana impegnati nel soccorso alle popolazioni del Molise e a quelle siciliane

di Redazione

Sono oltre 350 i volontari specializzati della Croce Rossa Italiana impegnati nel soccorso alle popolazioni del sisma che la settimana scorsa ha colpito il Molise. Provenienti da tutta Italia, da Nord a Sud e dallo stesso Molise, i volontari della Cri sono all’opera sin dai primissimi momenti dopo il sisma. A Larino, il centro piu’ vicino a San Giuliano, e’ stata allestita un’area sanitaria protetta con tende-hangar che permettono la cura delle patologie meno gravi, in modo da non sovraffollare gli ospedali della zona, ed il supporto psicologico delle popolazioni colpite dal terremoto. Sempre a Larino, la Cri ha allestito un campo base per i soccorritori ed una tendopoli. Le cucine da campo della Croce Rossa permettono, inoltre, di preparare in questo momento 8.000 pasti caldi al giorno nelle tendopoli di Monacilioni, Castellino del Biferno, Bonefro e Larino. Sono anche state organizzate sette postazioni fisse di pronto soccorso, funzionanti 24 ore su 24. La Croce Rossa italiana ha poi messo a disposizione del reparto di rianimazione del Policlinico di Bari una camera iperbarica mobile, affinche’ il piccolo Pompeo, il piu’ grave dei due bambini salvati dalle macerie della scuola di San Giuliano li’ ricoverati, possa proseguire la terapia necessaria direttamente nel reparto di rianimazione. Ma continua anche l’emergenza in Sicilia, determinata dall’eruzione dell’Etna e dal terremoto che ha colpito Santa Venerina. La Croce Rossa e’ presente nella zona con 150 volontari specializzati che hanno allestito un campo attendato con 71 tende, che ospita 324 persone, ed una Postazione Medico Avanzata che consente di assicurare le cure necessarie. La postazione, composta da 4 tende pneumatiche piu’ una di raccordo, dispone di un pronto soccorso, una sala di rianimazione e 32 posti letto. Nella provincia di Catania sono state distribuite dai volontari Cri oltre 300 mila mascherine, per prevenire eventuali patologie respiratorie che le ceneri dell’Etna potrebbero causare.


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