Famiglia

Emergenza sisma Serve una legge

Regione Marche. Approvazione in Consiglio regionale della legge sull’emergenza sanitaria, 20 gennaio 1998 (adunanza n. 154)

di Alba Arcuri

Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato a maggioranza, con 18 voti favorevoli, sette contrari e l?astensione del consigliere Melappioni del Pds la proposta di legge regionale sull?emergenza sanitaria, (relativamente alla quale si attende l?approvazione definitiva del commissario del governo e del presidente della giunta). La legge, nata per far fronte ai disagi conseguenti agli eventi sismici, istituisce e disciplina il sistema di emergenza sanitaria inteso come l?insieme delle funzioni di soccorso, trasporto e comunicazione, organizzate per assicurare l’assistenza sanitaria al verificarsi di emergenze o urgenze. Tale sistema di emergenza, inteso come un complesso organizzato di strutture ospedaliere ed extraospedaliere integrate, è articolato in 3 branche: sistema di allarme sanitario, sistema territoriale di soccorso, sistema ospedaliero di emergenza. Il sistema di allarme sanitario provvede ad ogni emergenza territoriale ed è diretto e gestito da quattro centrali operative provinciali: Pesaro Soccorso, Ancona Soccorso, Macerata Soccorso e Ascoli Piceno Soccorso, più una centrale operativa regionale ad Ancona. Le centrali rispondono al numero unico 118, che non comporta oneri per gli utenti. Invece il sistema territoriale di soccorso svolge le attività extraospedaliere e di garantendo un intervento di soccorso entro otto minuti dalla chiamata per le aree urbane e 20 minuti per quelle extraurbane, salvo particolari situazioni di complessità orografica e di viabilità. Il sistema è costituito dalle postazioni territoriali di soccorso, le cosiddette Potes, dal personale e dai mezzi di soccorso messi a disposizione dal servizio sanitario regionale, dalla Croce Rossa, dalle pubbliche assistenze e dal servizio di guardia medica. Coinvolto in questa iniziativa il personale volontario della Cri e delle pubbliche assistenze addetto al soccorso e al trasporto dei malati, purché risponda agli standard qualitativi stabiliti. Resta infine alle strutture ospedaliere e ai pronto soccorsi il compito di gestire le emergenze in arrivo. Il provvedimento istituisce un Comitato regionale per l?emergenza sanitaria, presieduto dall?assessore alla Sanità.


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