Cultura

Emergenza povertà nelle citta: l’allarme del Papa

Parole durissime del Pontefice nell'udienza per gli auguri di inizio anno con il sindaco Veltroni, la giunta comunale, il presidente della Regione Lazio e il presidente della Provincia

di Redazione

Nell’udienza per gli auguri di inizio anno con il sindaco Walter Veltroni, la giunta comunale, il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, e il presidente della Provincia, Enrico Gasbarra, il Pontefice ha usato parole durissime e inusuali, denunciando ?l?emergenza educativa?, “l’aumento della povertà” nelle grandi periferie urbane, la “drammatica situazione” delle strutture sanitarie cattoliche nel Lazio e ha chiesto con forza di difendere la famiglia da “attacchi e incomprensioni nei confronti di questa fondamentale realtà umana e sociale”. Walter Veltroni ha risposto alle parole del Pontefice sottolineando come il Comune sia da anni impegnato a non dimenticare “il dolore degli ‘invisibili’, la disperazione di chi vive ai margini, ma anche le difficoltà di molte famiglie dove lo stipendio non basta ad arrivare alla fine del mese, dei giovani che devono misurare il loro sogno di sposarsi e avere dei figli con la realtà dei prezzi di una casa o con l’insufficienza dei servizi”. Emergenza educativa Ratzinger si è rivolto agli amministratori della Regione, Provincia e Comune lanciando dapprima l?allarme sull?emergenza educativa, e ha detto: ?Sembra sempre più difficile proporre in maniera convincente alle nuove generazioni solide certezze e criteri su cui costruire la propria vita. Lo sanno bene sia i genitori sia gli insegnanti, che anche per questo sono spesso tentati di abdicare ai propri compiti educativi. Essi stessi, del resto, nell?attuale contesto sociale e culturale impregnato di relativismo e anche di nichilismo, difficilmente riescono a trovare sicuri punti di riferimento, che li possano sostenere e guidare nella missione di educatori come in tutta la loro condotta di vita. Una simile emergenza, illustri rappresentanti delle Amministrazioni di Roma e del Lazio, non può lasciare indifferenti né la Chiesa né le vostre Amministrazioni. Sono infatti chiaramente in gioco, con la formazione delle persone, le basi stesse della convivenza e il futuro della società. l’allarme sull’aumento di situazioni di disagio sociale “anche in altri contesti che sembravano esserne al riparo”. Il Papa ha denunciato come “l’aumento del costo della vita, in particolare i prezzi degli alloggi, le sacche persistenti di mancanza di lavoro, e anche i salari e le pensioni spesso inadeguati rendono davvero difficili le condizioni di vita di tante persone e famiglie”. La famiglia A proposito dell?emergenza educativa il Papa ha sottolineato l?importanza della famiglia: ?Hanno qui chiaramente un?importanza prioritaria il rispetto e il sostegno per la famiglia fondata sul matrimonio. Come ho scritto nel recente Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace (n. 2), ?La famiglia naturale, quale intima comunione di vita e d?amore, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, costituisce «il luogo primario dell?umanizzazione della persona e della società», la «culla della vita e dell?amore»?. Vediamo ogni giorno, purtroppo, quanto siano insistenti e minacciosi gli attacchi e le incomprensioni nei confronti di questa fondamentale realtà umana e sociale. E? quindi quanto mai necessario che le pubbliche Amministrazioni non assecondino simili tendenze negative, ma al contrario offrano alle famiglie un sostegno convinto e concreto, nella certezza di operare così per il bene comune. Emergenza povertà “Un?altra emergenza che si aggrava è quella della povertà: essa aumenta soprattutto nelle grandi periferie urbane, ma comincia ad essere presente anche in altri contesti e situazioni, che sembravano esserne al riparo. La Chiesa partecipa di tutto cuore allo sforzo per alleviarla, collaborando volentieri con le istituzioni civili, ma l?aumento del costo della vita, in particolare i prezzi degli alloggi, le sacche persistenti di mancanza di lavoro, e anche i salari e le pensioni spesso inadeguati rendono davvero difficili le condizioni di vita di tante persone e famiglie. Un evento tragico come l’uccisione di Giovanna Reggiani a Tor di Quinto” ha aggiunto, “ha posto bruscamente la nostra cittadinanza di fronte al problema non solo della sicurezza, ma anche del gravissimo degrado di alcune aree di Roma; specialmente qui è necessaria, al di là dell’emozione del momento, un’opera costante e concreta, che abbia la duplice finalità di garantire la sicurezza dei cittadini e di assicurare a tutti, in particolare agli immigrati, almeno il minimo indispensabile per una vita onesta e dignitosa”. La sanità e le istituzioni religiose Papa Ratzinger si è quindi lamentato della “drammatica situazione” delle strutture sanitarie cattoliche nel Lazio e ha chiesto che, nella distribuzione delle risorse regionali, esse non siano “penalizzate”. “Sappiamo bene – ha spiegato – quanto siano gravi le difficoltà che deve affrontare nell’ambito della Sanità la Regione Lazio, ma dobbiamo ugualmente constatare come sia non di rado drammatica la situazione delle strutture sanitarie cattoliche, anche assai prestigiose e di riconosciuta eccellenza nazionale. Non posso pertanto non chiedere – ha aggiunto il Pontefice – che nella distribuzione delle risorse esse non siano penalizzate, non per un interesse della Chiesa, ma per non compromettere un servizio indispensabile alle nostre popolazioni”.

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