Salute

Emergenza in capitale

Ong contro l'Aids: a Nairobi la percentuale degli adulti Hiv positivi sfiora il 17% sul totale della popolazione

di Redazione

In capitale il 17% di sieropositivi
A Nairobi la percentuale degli adulti Hiv positivi sfiora il 17% sul totale della popolazione. Oltre a rappresentare il tasso più elevato del Paese, il virus dell?Hiv/Aids colpisce in pieno le baraccopoli della capitale keniana, dove l?accesso ai servizi sanitari, ai test diagnostici e alle consultazioni mediche è più unico che raro.

L?intervento di intersos
Dopo aver visitato i progetti realizzati da alcune organizzazioni non governative locali nel settore dell?Aids, l?ong italiana Intersos ha deciso di sostenere Wofak (Women fighting against Aids in Kenya) sulla base della credibilità, affidabilità ed efficacia delle iniziative di supporto che l?associazione keniana sta portando avanti nei confronti dei malati di Aids, degli orfani e delle famiglie di adozione, delle campagne di sensibilizzazione-educazione e dei programmi di sicurezza alimentare realizzati nella città di Nairobi e ad Homa Bay, nella provincia di Nyanza, a sud-ovest della capitale.

A kayole gli ?affected? sono l?80%
A Nairobi Wofak è attiva nella baraccopoli di Kayole-Soweto situata nella divisione di Embakasi, Eastland di Nairobi. Qui la popolazione totale dell?area è di 380mila persone, il 60% circa delle quali è composto da donne e da ??affected?, cioè cittadini toccati dal problema Aids tramite la morte o malattia di almeno un parente stretto (coniuge, figlio, genitore). Il 20%, invece, è ?infected?, ha cioè contratto la malattia.

Actionaid international
Un?altra ong presente da tempo nel Paese è ActionAid International, dal 1974 al fianco delle comunità più povere ed emarginate del Kenya, una delle nazioni più colpite dalla malattia.

L?azione dell?organizzazione non governativa internazionale consiste nel promuove campagne di prevenzione e informazione, la formazione di medici e infermieri e consultori che offrono trattamenti medici e test gratuiti nei villaggi più isolati del Paese. Del resto il problema delle cure è un?emergenza prioritaria in Kenya: in base alle ultime statistiche, circa otto persone su dieci devono camminare per almeno otto chilometri per raggiungere centri sanitari, tra l?altro mal equipaggiati e con acqua sporca e contaminata.

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