Mondo

Emergency, il film

Venerdì a Roma al Nuovo Sacher la pellicola sull'attività chirurgica di Emergency. A giugno in tutta Italia negli NH hotel

di Gabriella Meroni

Venerdì 29 maggio 2009 alle 21.15 al cinema Nuovo Sacher di Roma verrà proiettato, per la prima volta nella capitale il film/documentario Domani torno a casa, ultimo reportage di Paolo Santolini e Fabrizio Lazzaretti. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Nanni Moretti, regista e fondatore della Sacher Film, farà una breve introduzione in compagnia dei registi Paolo Santolini e Fabrizio Lazzaretti e del giornalista e disegnatore Vauro Senesi. Saranno presenti in sala alcuni rappresentanti di Emergency.

Il film. Realizzato tra il Centro Salam di Cardiochirurgia a Khartoum in Sudan, e il Centro chirurgico a Kabul, in Afghanistan il film è il risultato di circa due anni di riprese; protagonisti, due piccoli pazienti degli ospedali di Emergency ed il percorso che compiono dalla sofferenza e disperazione fino al domani. Un afgano di sette anni incappato in una mina e un quindicenne sudanese aggredito da una grave malattia cardiaca. Due esistenze in attesa come tante di restare narrazioni interrotte. L’ostinazione contro la guerra e la miseria può trasformare in storie e in futuro questi abbozzi incompiuti di vita. A dire come sia percorribile il passaggio dalla disperazione al domani.

È vittima di guerra chi viene colpito da un proiettile, una mina antiuomo, una bomba ed è vittima di guerra anche chi – a causa della guerra – vede negati i suoi diritti fondamentali, primo tra tutti l’essere curato. I protagonisti di Domani torno a casa, Murtaza e Yagoub, vivono in due paesi molto diversi, ma sono allo stesso modo vittime della guerra.

Kabul, Afganistan. Murtaza ha 7 anni, vive a Ghazni. Un giorno trova una mina in un campo, la porta a casa e, per giocare, ci appoggia sopra una calamita. La mina esplode e Murtaza perde la mano destra e alcune falangi della mano sinistra. Viene portato immediatamente a Kabul, al Centro chirurgico di Emergency, organizzazione umanitaria italiana, indipendente e neutrale che offre assistenza specializzata e  gratuita alle vittime della guerra e della povertà. Nel reparto pediatrico dell’ospedale, Murtaza fa amicizia con altre giovani vittime di guerra: Samalang, 13 anni, di etnia tajika, il “capo della banda”; Qayum, 10 anni, di etnia hazara, il più vivace e testardo del gruppo; Munir, 12 anni, pasthun, silenzioso e introverso; Isaq, 12 anni, una mano completamente distrutta da una mina, arrivato all’ospedale di Emergency con la sorella minore, Arifa, ferita dallo stesso ordigno. Yassim, il giovane fisioterapista, diventa il punto di riferimento per i ragazzi della Ward C, condividendo con loro le gioie e le difficoltà del lungo percorso di riabilitazione.

Khartoum, Sudan. Yagoub, 15 anni, vive nel campo profughi di Mayo, sorto alla periferia di Khartoum in seguito alla guerra tra il Nord e il Sud del paese. È un ragazzo curioso e intelligente, ma da oltre un anno non va a scuola a causa di una grave malattia cardiaca, sviluppata in seguito a una febbre reumatica. Dovrebbe sottoporsi a un intervento cardiochirurgico, ma i 5.000 dollari richiesti dall’ospedale locale per l’intervento sono una somma irraggiungibile per una famiglia di profughi. Mentre Yagoub subisce una malattia che assomiglia a una sentenza di morte, Emergency sta costruendo a Khartoum il Centro Salam di cardiochirurgia. Yagoub è uno dei primi pazienti a essere operato al Centro Salam, dove incontra Sunia, anche lei 15 anni, anche lei con una grave malformazione cardiaca.

Proiezioni in tutta Italia. Domani torno a casa sarà proiettato per tutto il mese di giugno nelle sale nelle sale congressuali degli alberghi della catena NH Hoteles, grazie alla preziosa collaborazione della catena alberghiera spagnola.

Info: www.nh-hotels.it

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