Non profit

Emergency e Università di Modena insieme in Sudan

Firmato un protocollo di collaborazione che impegnerà l'équipe modenese di chirurgia cardiovascolare

di Benedetta Verrini

Docenti e studenti della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena e Reggio Emilia saranno in Sudan dai primi mesi del 2010 a operare presso il  Centro Salam di cardiochirurgia di Emergency.

Lo prevede una convenzione in campo medico sanitario tra la facoltà e l’ong di Gino Strada, che porterà professionisti dell’equipe cardiochirurgica del prof. Roberto Parravicini e studenti della scuola di specializzazione di Cardiochirurgia e di Medicina e Chirurgia ad operare sul campo nel cuore dell’Africa. L’Ateneo modenese-reggiano ed Emergency collaboreranno anche al fine di sviluppare un programma di ricerca clinica riguardante le patologie cardiovascolari con interesse esteso alla rianimazione cardiorespiratoria. 

“Esperienze come questa – sottolinea il Rettore prof. Aldo Tomasi – rappresentano un indispensabile arricchimento scientifico-culturale ed umano per i nostri studenti. Sono l’occasione per misurare sul campo le competenze acquisite, ma soprattutto per portare sollievo a chi soffre. L’importanza di questo ospedale è strategico, perché posto a servizio di un’area continentale molto vasta. E’ l’unica struttura in un vasto raggio ad essere dotata delle tecnologie e ad avere le condizioni per eseguire così delicati interventi. Credo ed auspico che questa collaborazione possa essere un ulteriore tappa per nuovi progetti di cooperazione internazionale che vedano protagonisti il nostro Ateneo ed i suoi studenti”.  

La cooperazione, che sarà estesa inizialmente per una durata di tre anni, darà la possibilità a docenti ed allievi delle Scuole di Specializzazione in Chirurgia Cardiaca, Cardiologia, Anestesia e Rianimazione e del corso di laurea in Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare di operare in un ospedale situato in un territorio, il Sudan, che ha visto protrarsi per oltre 20 anni una sanguinosa guerra civile.

In Sudan l’aspettativa di vita è di 55 anni, la mortalità infantile sotto i cinque anni si attesta intorno al 107 per mille, il 50% della popolazione non ha accesso ai farmaci essenziali ed esistono 16 medici ogni 100.000 abitanti.

“La nostra Università – afferma la Preside della facoltà di Medicina e Chirurgia prof.ssa Gabriella Aggazzotti –  in questa occasione è lieta di ospitare Gino Strada, fondatore di Emergency. Per concretizzare il rapporto è stata firmata una convenzione che consentirà dal 2010 a professionisti cardiochirurghi dell’equipe del prof. Parravicini e specializzandi della stessa scuola di specializzazione di andare ad operare in Africa presso l’ospedale Salam (pace) di Khartoum in Sudan, dove addestreranno professionisti locali e dirigeranno il Centro di Cardiochirurgia dello stesso ospedale. Verrà avviato anche un progetto di ricerca sulle patologie cardiovascolari e sulla rianimazione cardiorespiratoria. Per la nostra facoltà prima di tutto rappresenta un arricchimento del bagaglio culturale, sia in termini di sapere, che in termini di saper fare: è una opportunità di formazione in setting formativi non tradizionali, ma di grande importanza a livello internazionale che permette di espandere le conoscenze proprie delle professioni sanitarie a situazioni molto diverse da quelle che i nostri studenti affrontano nel nostro Paese. Ancora più importante è l’aspetto formativo sotto il profilo della crescita personale: l’esperienza umana che viene offerta in questo contesto apporta a chi studia, cresce e matura un valore aggiunto. Infine la valenza sociale che questa opportunità rappresenta: il territorio interessato è sicuramente tra i più difficili al mondo, funestato da venti anni di guerra civile, e l’ospedale nel quale si svolgerà l’attività è il principale centro di un grande territorio con bisogni sanitari molto vari e urgenti”.

Emergency è presente in Sudan già dal 2004, nel Nord Darfur a sostegno degli ospedali di Mellit e al Fashir. Nel 2005 ha aperto un centro pediatrico per offrire assistenza gratuita ai bambini del campo profughi di Mayo, nei sobborghi della capitale. Dall’aprile 2007 a Soba, a 20 chilometri da Khartoum, è operativo un Centro regionale di cardiochirurgia che offre assistenza altamente specializzata e gratuita ai pazienti provenienti dal Sudan e dai paesi confinanti. Il Centro, chiamato “Salam” (pace), sarà collegato a una rete di cliniche situate in diversi Paesi della regione dove, oltre all’assistenza pediatrica, verrà effettuato lo screening e il follow up dei pazienti cardiopatici da trasferire al Centro Salam. Il primo Centro è stato inaugurato nel marzo 2009 a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana. Un secondo Centro è in costruzione a Nyala, capitale del Sud Darfur.

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