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Emergency e Casetta Rossa vincono il premio europeo per la solidarietà civile

La ong italiana vince nella categoria "transnazionale", per l'assistenza fornita in Europa e nel mondo durante la pandemia, grazie a un modello flessibile e replicabile di gestione degli ospedali. Nella categoria "Italia" vince l’associazione romana Casetta Rossa, grazie a "Radio Anticorpi”, emittente che ha creato un senso di comunità durante la pandemia. Il Comitato economico e sociale europeo ha premiato 23 progetti, dell’Ue e dello Uk, per il loro eccezionale contributo alla lotta contro il Covid-19

di Cristina Barbetta

L'Ong Emergency e lo spazio autogestito romano Casetta Rossa fanno parte dei 23 progetti e organizzazioni dell’Ue e della Gran Bretagna premiati dal Comitato economico e sociale europeo (Cese) per il loro eccezionale contributo alla lotta contro il Covid-19 e le sue conseguenze.

Il Cese ha proclamato nel corso di una cerimonia virtuale i vincitori del Premio per la solidarietà civile, indetto per la prima volta come riconoscimento di carattere eccezionale sul tema “La società civile contro il Covid-19”. Questo riconoscimento sostituisce l'emblematico Premio per la società civile assegnato ogni anno dal Comitato dal 2006 e istituito per rendere omaggio alle organizzazioni della società civile e a singoli cittadini i cui progetti celebrano l'identità europea e i valori comuni in un particolare settore di attività.

Emergency ha vinto nella categoria "transnazionale", per l'assistenza fornita in Europa e nel mondo nel contenimento della pandemia, in particolare attraverso il suo Modello riproducibile di misure di sicurezza e protezione. Si tratta di un modello flessibile e replicabile per la progettazione e la gestione degli ospedali durante la pandemia che ha permesso, tra le altre cose, la costruzione di un ospedale da campo a Bergamo durante la prima ondata della pandemia.

Il modello di Emergency è il frutto delle esperienze di gestione dei malati in caso di epidemie, esperienze maturate in Sierra Leone nel 2014-2015 durante Ebola. L'associazione umanitaria ha messo queste competenze a disposizione delle autorità sanitarie in varie regioni d'Italia, ma anche nel Mediterraneo, dove l'ong è coinvolta nelle operazioni di salvataggio dei migranti.


L’associazione Casetta Rossa, con sede a Roma, vince nella categoria Italia, grazie a "Radio Anticorpi": durante il lockdown il servizio di distribuzione di pasti "sospesi" di Casetta Rossa si è trasformato in una stazione radio, fornendo consigli pratici, notizie, facendo interviste, e soprattutto nutrendo il senso di comunità tra persone che si sentivano abbandonate.

Quando è scoppiata la pandemia Casetta Rossa era in prima linea per fornire aiuto e sostegno alle persone bisognose, grazie ai "pasti sospesi", donati dai cittadini. All'inizio i volontari rispondevano alle chiamate e distribuivano alimenti, ma quando il blocco delle attività economiche ha colpito la comunità, si sono resi conto che non bastava. Molte persone avevano perso il lavoro, gli anziani non ricevevano più assistenza, i nuovi malati Covid erano disorientati, altri si trovavano senza reddito e sostegno economico. Aumentava il senso d'isolamento delle persone. Per riempire questo vuoto, "Radio Anticorpi" ha fornito ogni giorno via Facebook notizie, racconti, interviste in diretta dalle "zone rosse" del nord Italia. Ma anche programmi di storia, arte e musica, e consigli creativi per tenere i bambini attivi e curiosi. Ha puntato su un modo innovativo e creativo di affrontare l'emergenza, coniugando elementi sociali e culturali al servizio delle persone svantaggiate, per suggerire un punto di partenza della società post-pandemica.

«Durante un intervento alla Casetta Rossa, lo scrittore messicano Paco Ignacio Taibo II ha detto: «Abbiamo il diritto di essere stanchi, ma non di arrenderci». È esattamente così che ci sentiamo: stanchi perché lottiamo ogni giorno contro la povertà, la giustizia sociale e la difesa dei diritti civili, ma consapevoli che sia la strada giusta verso un mondo più equo», racconta Maya Vetri, portavoce e iniziatrice del progetto. «Fornire cibo e beni di prima necessità serve per la sopravvivenza, ma vogliamo di più: persone che possano vivere una vita dignitosa fondata sui valori della cultura, della socialità e della libertà di espressione».

L’evento è stato ospitato dal vicepresidente del Cese responsabile della comunicazione, Cillian Lohan, e moderato dalla giornalista Jennifer Baker.
Ogni vincitore ha avuto un premio del valore di 10.000 euro. I progetti premiati, che presentano una grande varietà di temi, sono stati selezionati tra un totale di 250 candidature presentate da organizzazioni della società civile, singoli cittadini e imprese private. Tutti i progetti sono esempi di solidarietà, coraggio e responsabilità civica, portati avanti da cittadini e organizzazioni in questi tempi difficili. Sono progetti che rappresentano risposte creative e spesso innovative alle difficoltà causate dalla crisi di Covid-19 e alle sue tragiche conseguenze. Le iniziative premiate rientrano in 5 grandi aree tematiche: Fornitura di cibo e assistenza a gruppi vulnerabili; Produzione e distribuzione di apparecchiature mediche; Servizi di consulenza​; Servizi educativi e informazioni sulla pandemia; Offerta culturale. A questa pagina la lista dei progetti vincitori del premio europeo per la solidarità civile.

«Il fatto che questi progetti che hanno vinto il premio abbiano ricevuto un riconoscimento internazionale prova che il loro lavoro è più visibile di quanto essi stessi avessero potuto immaginare», ha affermato il vicepresidente del Cese responsabile della comunicazione Cillian Lohan. «Questo premio farà sì che anche piccole organizzazioni e singoli volontari in aree remote possano contribuire moltissimo ad affrontare questa crisi».

Nell'assegnare i premi, il vicepresidente del Cese Cillian Lohan ha dichiarato: «Il Cese ha più volte sottolineato che la solidarietà e un'azione mirata e condivisa sono fondamentali per sopravvivere a una pandemia di questa portata. L'unica risposta efficace a una crisi come questa è quella di agire rapidamente, con decisione e tutti insieme. Da questa crisi possiamo trarre insegnamenti utili per affrontare altre crisi, siano esse sociali, economiche o ambientali. La società civile è stata in prima linea in tutte le iniziative di solidarietà e, senza il suo aiuto sul campo, il prezzo pagato per questa pandemia sarebbe molto più elevato. Tutti i progetti per i quali abbiamo ricevuto la candidatura sono una prova dell'impegno altruistico profuso dai cittadini e sul territorio, e dimostrano che il contributo della società civile in questa lotta è enorme. Con questo premio rendiamo omaggio alle persone e alle organizzazioni che fanno la differenza in questi tempi senza precedenti».

Foto di apertura e foto di Cillian Lohan, vicepresidente del Cese responsabile della comunicazione: gentile concessione del Comitato economico e sociale europeo.

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