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Eluana, il pressing della Chiesa
In attesa della sentenza della Cassazione una forte presa di posizione dal Vaticano rilancia la polemica.
Il senso profondo della vita e della morte, l’uso delle cellule staminali per la ricerca, il diritto a decidere autonomamente su un trapianto di organi: tre temi di grande peso etico oggi sui giornali italiani, dopo le prese di posizione delle gerarchie cattoliche a proposito del caso Englaro e dell’annuncio di Obama di voler consentire la ricerca sugli embrioni.
- E inoltre la rassegna stampa di oggi si occupa di:
- Acqua inquinata
- Politica
- Crisi economica
- Welfare a Milano
- Orrore a Rimini
Il Corriere della Sera da pag 2 a pag 6 mette in fila tre casi etici. Le critiche del Vaticano a Obama: «Se la ricerca sarà sulle staminali adulte lo applaudiremo, altrimenti non saremo con lui». Il richiamo della Santa sede sul caso Eluana («Sospendere il cibo è omicidio») dopo che il procuratore generale nella sua relazione alla Cassazione ha dichiarato il «ricorso inammissibile» e il rifiuto all’ipotesi di trapianto di una ragazza inglese di 13 anni malata di leucemia e di una grave malattia cardiaca.
Partiamo da Obama. Il Corriere sente il filosofo cattolico Giovanni Reale: «è chiaro che la chiesa tremi e cerchi di intervenire per arginare, porre paletti. Il relativismo è una maschera del nichilismo, ma c’è un rischio: quello di ridurre l’etica cristiana a una casistica, la fede a un corpus di divieti, e di appendere tutto ad una tecnica resa quasi divina: considerare la scienza come il punto di riferimento dell’etica cristiana». Intanto l’uscita del Vaticano scuote i cattolici del Pd. Enzo Carra, per esempio, si dice infastidito dal provincialismo «pro o contro Obama»: «Non è scontato che tutto quello che dice o fa lui si debba esportare, come la penicillina. Io poi non ho la doppia cittadinanza e Obama non è il mio capo». A stretto giro di posta la replica di radicali e socialisti: volete il mito, ma non i contenuti.
Eluana: in attesa della sentenza della Cassazione, Grazia Maria Mottola informa che “Per l’addio sarebbe già pronta una stanza a Udine”. Si tratterebbe di un reparto a pagamento all’interno di una struttura pubblica cittadina, il tutto con l’avallo politico del presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo (Pdl). La famiglia Englaro però non conferma.
Sulla vicenda della 13enne Hannah Jones, che ha deciso di rifiutare il trapianto del cuore che le potrebbe consentire di vivere oltre i sei mesi che le hanno pronosticato i medici, il Corriere offre un faccia a faccia fra due posizioni in fondo simili. Da una parte la storica cattolica Lucetta Scaraffia: «La decisione delle autorità sanitarie britanniche di accettare che una ragazzina di 13 anni rifiutasse un trapianto salvavita è sacrosanta, le persone possono decidere. Hanno il diritto di rifiutare. E poi chi lo dice che senza il trapianto sia destinata a morire. Sappiamo bene quante volte i medici sbaglino facendo questo tipo di previsioni. Questa non è un caso di eutanasia, ma di accanimento terapeutico». Dall’altra la deputata radicale Maria Antonietta Coscioni: «Una bimba ha il diritto di decidere o dobbiamo dar retta ai piccoli solo quando ci fa comodo come testimoni nelle separazioni?»
“I giudici non uccidano Eluana”. Titolo molto forte quello che campeggia sulla prima di Repubblica. Gli corrisponde uno spazio ampio. Tre pagine di servizi e un commento di Stefano Rodotà “Il nuovo potere temporale”, in cui in sostanza si collega la vicenda italiana alla polemica sulle staminali in America e si sostiene la ricerca da parte della Chiesa di un nuovo potere temporale, caratterizzato da «aggressività di linguaggio che nega ogni legittimità alle posizioni altrui, presentate in modo caricaturale e criticate con toni sprezzanti e truculenti» al punto che si interviene mentre i giudici stanno lavorando. Notabile la chiusa: «Scrivo queste righe con gran pena. Conosco e pratico un mondo cattolico diverso, anche nelle sue gerarchie, aperto al mondo e ai suoi drammi, che accompagna con intelligenza e cristiana pietà».
La cronaca è aperta da Marco Politi: “Eluana, monito vaticano ai giudici «Togliere cibo e acqua è assassinio». Monito duro che giunge il giorno in cu la Cassazione dovrebbe emettere il suo verdetto sul ricorso della procura generale di Milano contro la decisione della Corte d’Appello che autorizzava il padre di Eluana a staccare il sondino alla figlia da 17 anni in coma. Il cardinale Barragan ieri in conferenza stampa ha anche aperto una prospettiva: «qualcuno obietta che insieme all’alimentazione vengono somministrati anche i farmaci che tengono in vita e allora io dico: togliete i farmaci». Di contro Domenico Iannelli, procuratore generale di Cassazione, chiede ai giudici di rigettare il ricorso «inammissibile» perché la sentenza sulla vicenda Englaro «non riguarda l’interesse generale e pubblico, ma una tutela soggettiva e individuale». Dai cattolici del movimento Noi siamo Chiesa viene l’appello a lasciare che «Eluana riposi in pace». In appoggio anche Repubblica dedica un pezzo alla vicenda inglese: “Londra, lo strazio di una tredicenne «Niente trapianto preferisco morire»: Enrico Franceschini riferisce la sua storia di malata giovanissima curata dalla leucemia che però le ha lasciato un cuore malato. Avrebbe bisogno di un trapianto, ma lei è stremata e ha convinto l’Alta Corte che è un suo diritto non esservi sottoposta. I suoi genitori la sostengono.
Piero Colaprico si dedica a papà Englaro: “Il padre: la Chiesa dica ciò che vuole ormai io so qual è la mia strada”. «Resisto e basta, mi rasserena un po’ aver fatto tutto il possibile e alla luce del sole e se poi sto male non mi va di dirlo in giro. E non rispondo al Vaticano»; «credo allo Stato di diritto e alla fine gli unici che mi hanno dato retta, tra ricorsi e controricorsi, dicendo ogni volta che cosa era e che cosa non era consentito per Eluana, sono stati i magistrati, solo loro». Interessante l’intervista a Vito Mancuso, teologo dell’Università San Raffaele: “Una violenza parlare di omicidio giusto lasciar decidere i genitori”. In casi come questi «bisogna evitare i dogmatismi e le crociate», «la vita umana è tale in quanto libera»; servirebbe il testamento biologico, in questo caso non c’è e quindi la decisione è dei genitori. Omicidio? «Non c’è dubbio che ci sia in ballo l’interruzione di una vita, ma non ogni interruzione della vita può essere classificata come assassinio», «spesso quel che dicono le gerarchie è molto diverso da quello che pensano i credenti in generale. Un cattolico deve porsi di fronte alle grandi questioni etiche ragionando analiticamente, volta per volta sulle singole situazioni, con la consapevolezza che la verità è più grande della dottrina».
A pagina 4 “Staminali e aborto, stop a Obama”: no alla liberalizzazione della ricerca sulle cellule embrionali staminali. Sempre il cardinal Barragan. Il problema è che molti cattolici hanno votato per Barack e quindi il Vaticano, scrive Marco Politi, è prudente, come dimostrerebbe un articolo apparso sull’Osservatore romano qualche giorno fa e nel quale Carl Anderson incitava i cattolici americani ad essere più «assertivi» nei confronti della futura amministrazione. In appoggio intervista a James Martin, condirettore della rivista cattolica America: “Tra presidente eletto e Vaticano la collisione era già annunciata”. Obama e Chiesa sono vicini solo nella lotta alla povertà e sul no alla guerra. Ma divisi su altri temi come l’aborto. Non a caso la Conferenza episcopale statunitense aveva invitato a non votare Obama.
Su La Stampa a pag. 8-9: Etica e diritti. Con il monito del Vaticano nelle parole di Barragan, il pg della Cassazione che giudica inammissibile il ricorso della Procura generale di Milano contro il decreto della Corte d’appello che aveva autorizzato il distacco del sondino che alimenta Eluana. in taglio basso viene affiancata la vicenda di Hanna Jones. In un box: sono accessibili online su sei siti i moduli per richiedere “il decreto di attuazione delle disposizioni anticipate di fine vita”. Si tratta di una scrittura privata che ha bisogno dell’autentica di un notaio.
La Chiesa ai Giudici:Volete uccidere Eluana, così il Giornale in prima pagina. Eluna è una persona che da oltre 16 anni giace in un letto, oppure è un corpo che da 16 anni giace su un letto. E in queste due frasi c’è già tutto, scrive il Giornale. Due mondi apparentemente inconciliabili. Due mondi che si contrappongono anche aspramente. E a buon diritto, perché non si tratta di un argomento qualsiasi, ma dell’Argomento: la vita, la morte, il nostro potere nei loro confronti.
Alle ragioni del padre che vuole rispettare le volontà della figlia “mia figlia – sostiene Beppino Englaro – non avrebbe mai voluto vivere n queste condizioni. L’aveva detto più volte a me e ai suoi amici”, si contrappongono quelle della Chiesa: la vita è indisponibile, avvertono i cattolici, spalleggiati da non pochi laici. Nessuno può stabilire il confine oltre il quale non merita più di essere vissuta. Violare questo principio significa non solo praticare l’eutanasia, ma anche spalancare le porte all’ eugenetica, alla selezione artificiale della specie. “IL Vaticano: e’ un assassino chi smette di nutrire Eluana”: a pag 7 La Chiesa ribadisce la sua posizione in attesa della sentenza della Cassazione. Il Vaticano non è disposto ad assistere inerte a quello che sarebbe il primo caso ufficiale di eutanasia nella stria giudiziaria italiana. Domenico Iannelli, procuratore generale presso la Cassazione, chiede che il ricorso dei suoi colleghi milanesi sia respinto. “Ma lo fa – scrive il Giornale – senza entrare quasi nel merito della tragedia, senza affrontare, se non di sfuggita, la questione centrale: si è certi, si può essere certi che il coma di Eluana sia irreversibile?”. A pagina 8 il Giornale titola: «L’altolà della Chiesa a Obama “non vanno usati gli embrioni”».Pur non nominandolo esplicitamente, il cardinale Javie Loano Barragan, “ministro della sanità” vaticano, ha preso le distanze dai propositi recentemente manifestati dal prossimo inquilino della Casa Bianca. Come noto, Obama ha dichiarato nei giorni scorsi di voler togliere il veto imposto da George W. Bush nel 2001 all’uso delle staminali embrionali. “Le leggi sulle staminali, ha detto il Cardinale, si devono considerare secondo i progressi della scienza attuale. In un primo momento si credevano la panacea per tutto, ha osservato, e invece gli scienziati dicono ora che le staminali embrionali non servano a nulla, che non hanno mai portato a una guarigione. Le condizioni della Chiesa sono semplici: non deve essere messa in pericolo la vita del donatore ne quella del ricevente. La posizione del Cardinale però non è un attacco diretto a Obama. Ho affermato quello che sosteniamo da sempre, senza riferirmi al neo presidente degli Stati Uniti, di cui non conosco a fondo la posizione in materia, ha specificato il Cardinale”.
“Castigo di dio” questo il titolo in prima del manifesto con una fotografia del papa con il camauro. Nel richiamo si legge “«Sospendere l’alimentazione e l’idratazione è una mostruosità e un assassinio». Sul caso di Eluana Englaro il Vaticano prova a condizionare i giudici della Cassazione da ieri in camera di consiglio per la sentenza. E sulle staminali attacca Barack Obama”. Ancora più diretto il titolo a pagina 8: “Scomunica vaticana: «È un assassinio»”. Nell’articolo di Giorgio Salvetti tra analisi giuridiche, silenzi di papà Englaro e gli interventi della curatrice di Eluana Franca Alessio e dell’avvocato Vittorio Angiolini, di quest’ultimo si ricorda l’arringa «È ora che Eluana venga lasciata morire come chiede suo padre da 16 anni. Lo scopo della procura di Milano è quello di un accertamento che non abbia mai fine» si osserva: «Per il Vaticano, evidentemente, contano più la volontà di Ratzinger e compagnia e il potere dei sondini. Le dichiarazioni del cardinale Barragan hanno rotto quel silenzio che pure era stato invocato dal cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi» E conclude «E speriamo che Eluana possa essere finalmente lasciata in pace dalle leggi di dio e degli uomini».
“L’Old deal Vaticano” è il titolo del commento in prima di Mariuccia Ciotta sia sul caso staminali Usa sia sul caso Eluana. «Quale idea della vita ha questo pontificato? Dalla cupola di San Pietro escono segnali di ostilità contro la nuova era americana che dovrebbe porre fine alla “guerra di civiltà”, fiancheggiata da Ratzinger in nome del no al relativismo. Solo il cattolicesimo salverà l’uomo, né una religione, una politica o una filosofia diverse. Marxisti e liberal scomunicati. (…) Questo nuovo protagonismo del papa dà la misura della sua perdita di posizioni in campo occidentale, finito l’asse con l’amico americano, finita la crociata con il resto del mondo. E se la metà dell’elettorato cattolico Usa ha votato per il “new deal” obamiano, la solitudine vaticana si espande».
Avvenire dedica ad Eluana l’editoriale in prima firmato da Davide Rondoni: “Avremo la prima condanna a morte repubblicana?”. La prima metà è dedicata alla faccenda in quanto dramma privato fra lei e suo padre. Poi il passaggio al diritto: «Il dilemma ora è: uno può chiedere e ottenere che un altro muoia? A meno che non si consideri Eluana già morta. La medicina, secondo i protocolli internazionali, non classifica Eluana tra i morti. E nemmeno tra coloro che sono tenuti in vita con inutile accanimento». Dopo aver equiparato un’eventuale sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione a una pena di morte legalizzata, introdotta surrettiziamente in determinate condizioni, invita la Corte a lasciare in sospeso la cosa e piuttosto a incalzare il parlamento perché formuli leggi chiare. Tutta pagina 9 è dedicata agli sviluppi della vicenda giudiziaria. In una breve intervista Luciano Eusebi, professore di Diritto penale all’Università Cattolica di Piacenza si dice preoccupato per un possibile pronunciamento della Cassazione che porti alla morte di Eluana: si affermerebbe il principio secondo cui il consenso presunto varrebbe per togliere ciò che serve alla vita. Nella stessa pagina si segnala l’iniziativa intrapresa da alcune associazioni: mettere on-line appositi moduli per chiedere un decreto di attuazione di disposizioni anticipate di fine vita. I moduli che dovrebbero poi essere fatti autenticare da un notaio hanno scatenato non poche polemiche: «Come si fa a banalizzare una scelta del genere come se fosse una dichiarazione dei redditi?», ha detto Barbara Saltamartini del pdl, auspicando al più presto l’introduzione di una legge sul fine vita. «Bisogna fermare questa spirale di morte che spinge la gente a dichiarare il proprio nichilistico diritto a morire», ha rincarato Isabella Bartolini (Pdl). “Quattro milioni di neonati muoiono nei primi 26 giorni. Lorenzo Barragan: staminali embrionali, no alla ricerca” (pag. 8). «Molte famiglie hanno rinunciato al loro dovere educativo»: è la denuncia del cardinale Javier Lorenzo Barragan, presidente del dicastero vaticano, alla presentazione del convegno sulla pastorale dei bambini malati, tema scelto dal Pontificio consiglio per la pastorale della Salute per la sua XXIII Conferenza internazionale che si svolgerà da domani a sabato in Vaticano. «Gli scienziati lo dicono chiaramente: le cellule staminali embrionali non servono a nulla e finora non c’è mai stata una guarigione. Quella che invece hanno una valenza positiva sono quelle del cordone ombelicale e le cellule staminali adulte», ha detto. Ma quando gli è stato chiesto se il riferimento fosse all’intenzione di Obama di modificare le norme sulla ricerca, il cardinale ha risposto di «non conoscere a fondo» la posizione in materia del neo presidente, ma di aver semplicemente riaffermato ciò che la Chiesa sostiene da sempre.
E inoltre sui quotidiani di oggi:
Acqua inquinata
il manifesto – Viaggio nelle comunità contadine indigene che hanno visto la propria ricchezza secolare, l’acqua, diventare nera e velenosa per l’azione dell’industria e delle colture industriali, senza che l’autorità facesse qualcosa per salvarle. L’articolo “La guerra dell’acqua. Quando l’oro azzurro diventa un nemico”, di Guglielmo Regozzino, racconta il viaggio della carovana per il diritto all’acqua bene comune in Nicaragua. IL problema è contaminazione dovuta alle coltivazioni del latifondo a canna da zucchero per produrre carburanti che hanno bisogno di prodotti chimici. Il latifondo è di proprietà della S.Antonio Da notare che la S.Antonio è di proprietà della Pellas, il cui progenitore «arriva da Genova, almeno nella leggenda come Cristoforo Colombo, gli italiani, i genovesi, soprattutto sono visti con sospetto. Sospetto confermato dopo che il capo di casa Pellas è stato nominato, venti giorni fa, console onorario d’Italia a Granada, storica capitale del Nicaragua».
Politica
Corriere della Sera – Il Focus del Corriere di oggi scopre che i costi della politica sono aumentati di 100 milioni. A palazzo madama, per esempio le uscite nel 2008 sono salite di 13 milioni, a causa dei nuovi vitalizi ai 57 membri non eletti. Il pezzo lancia la nuova edizione aggiornata de “la Casta”, il best seller dei due giornalisti del Corriere Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella.
Repubblica – A pagina 9, Claudio Tito intervista il premier: “Basta con la tv che mi dileggia questa sinistra è contro l’Italia”. I temi sono i soliti – contro il disfattismo di chi non è d’accordo, contro le tv che dileggiano, su Lula che è «un vero amico», su Kakà che presto entrerà in politica, sulla bicamerale ipotizzata da Fini e D’Alema che va bocciata. La novità è che l’intervista è stata fatta in una bigiotteria dove lui comprava oggetti in plastica: «Sapete ricevo tante scolaresche, tanti bambini e quando li saluto regalo a ciascuno di loro una cosetta. Roba di pochi euro»…
Crisi economica
Il Sole 24 Ore – Il Sole apre ancora sulla crisi, vista la giornata nera di ieri per le Borse. Malissimo il comparto auto, che in America è in grande sofferenza, tanto che pare la prima richiesta di Obama sarà quella di sussidi per il comparto, a partire da Gm le cui azioni sono crollate ieri ai livelli di 65 anni fa. E sarà recessione vera in America, primo banco di prova per il neopresidente. La crisi è tanto grave che le aziende Usa stanno implementando un nuovo linguaggio aziendale per far digerire i tagli al personale: l’antico «fired» (licenziato) è stato infatti sostituito col più asettico (ma anche beffardo) «simplified» (semplificato) e al posto di «taglio dei costi» si preferisce parlare di «miglioramento delle spese». Ma la sostanza non cambia…
Welfare a Milano
Corriere della Sera – Rivoluzione Welfare e non profit a Milano: dal 2009 assistenza domiciliare agli anziani, minori, portatori di handicap: dal prossimo anno il comune non affiderà più i servizi attraverso bandi di gara. Si procederà invece all’accreditamento degli enti. Poi i cittadini sceglieranno a chi rivolgersi. E chi si trova al di sotto di certi parametri potrà contare su un voucher da spendere presso gli enti accreditati.
Orrore a Rimini
Repubblica – In prima fotonotizia da Rimini: “Danno fuoco al clochard che dorme sulla panchina”. A pagina 12 la cronaca dell’orrore. Non si conoscono i colpevoli, la vittima è un italiano di 46 che su quella panchina ci viveva. Un testimone ha detto di aver visto 3 uomini gettare liquido sull’uomo, che per fortuna se la caverà.
Nessuno ti regala niente, noi sì
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