Politica
ELUANA. Della Vedova critica la proposta Roccella
Per l'esponente Pdl va salvaguardata la liberà di cura
di Redazione
«È una follia subordinare la libertà di cura alla discrezionalità politica. La decisione della
Consulta non può divenire il pretesto per un attacco al principio del consenso informato». Lo ha dichiarato Benedetto Della Vedova, deputato Pdl e presidente dei Riformatori Liberali. «Il Parlamento, dopo avere contestato l’invasione di campo della magistratura, non può invadere il campo della libertà di cura e del rapporto esclusivo tra medici e pazienti. Subordinare il paziente al medico e la libertà terapeutica
alla discrezionalità politica non sarebbe una prova di prudenza, ma
di follia normativa».
«Questo – proprio questo – avverrebbe se, nel discutere le diverse proposte di legge sul “fine vita”, il Parlamento alla fine stabilisse, come propone il sottosegretario Roccella, che i malati hanno diritto a esprimere o a rifiutare il proprio consenso alle cure, ma che la loro volontà non può essere fatta valere quanto riguardi alcuni trattamenti (come l’idratazione o alimentazione artificiale) o, in generale, quando il rifiuto del consenso comporti o possa comportare la morte del paziente».
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