Formazione

Elezioni: Povertà e programmi politici

Un'analisi della Fondazione Zancan

di Redazione

La Fondazione Zancan ha posto alla base della propria azione culturale- politica una serie di orientamenti valoriali, maturati nel corso della sua storia, che ci sembra opportuno richiamare in questa vigilia pre-elettorale:
«La centralità della persona e della famiglia, con prioritaria attenzione ai soggetti con fragilità personali, sociali, economiche, culturali, al fine di garantire l?effettiva parità di dignità sociale e di valorizzarne le risorse, di cui tutti sono portatori»;
«L?orientamento verso uno sviluppo equo e solidale, mirato sì alla produzione di ricchezza, ma anche alla sua equa redistribuzione (attraverso un giusto sistema fiscale) e al miglioramento della qualità della vita»;
«La solidarietà quale principio fondante di ogni scelta ? principio posto dalla Costituzione tra i valori fondanti dell?ordinamento giuridico ? da valere come criterio ispiratore della politica e più in generale di orientamento nei
rapporti tra persone, gruppi, istituzioni, così indirizzando e condizionando le scelte in ordine alla sussidiarietà sia verticale che orizzontale» (Fondazione Zancan, Orientamenti etico-politici per una società in evoluzione e riflessi sullo stato sociale, in «Studi Zancan», n. 2/2006).
Nel settimo rapporto sulla povertà e l?esclusione sociale in Italia, a cura di Caritas Italiana e Fondazione Zancan (Rassegnarsi alla povertà?, il Mulino, Bologna, 2007), è stato rilevato che la situazione sociale e politica del nostro
Paese è tuttora assai lontana dall?attuazione di questi valori. Si registra infatti:
– la permanenza di una fascia di povertà equivalente al 13 per cento circa della popolazione;
– la presenza di una fascia crescente di popolazione «impoverita», cioè con reddito insufficiente a coprire le spese ordinarie e quindi a rischio di povertà, che si estende a oltre 2,5 milioni di famiglie;
– contemporaneamente, una situazione caratterizzata da gravi disuguaglianze sociali: il 10 per cento della popolazione possiede il 45 per cento della ricchezza del nostro Paese; questa proporzione è addirittura cresciuta (passando dal 43 al 45 per cento della ricchezza nazionale) negli ultimi due anni, cioè nel periodo di maggiori difficoltà economiche per milioni di famiglie;
– disuguaglianze anche all?interno del mondo lavorativo: nel periodo dell?euro (2000-2006) il reddito dei lavoratori dipendenti è cresciuto appena dello 0,13 per cento, mentre quello dei lavoratori autonomi è cresciuto del 13,1 % (cioè 43 volte di più).
Partendo da questi dati, si è voluto verificare se e in che misura i programmi elettorali abbiano affrontato i problemi delle politiche sociali, in riferimento soprattutto ad alcuni temi ai quali la Fondazione è particolarmente attenta: la famiglia, l?integrazione sociosanitaria, il mondo giovanile, il problema della povertà e del superamento delle disuguaglianze sociali, il tema dell?immigrazione. Sono stati presi in esame i programmi elettorali delle seguenti
forze politiche: Partito Democratico (PD), Popolo della libertà (PDL), Sinistra Arcobaleno (SA), Unione di Centro (UDC), Destra Nazionale (DN). Sono state registrate per ognuno dei programmi le voci giudicate più significative.
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