Volontariato

Elezioni. Polo e Ulivo al II turno. La sfida è decisiva

Tra domenica e lunedì si svolgeranno i ballottaggi per il II turno delle elezioni amministrative in tre province e 75 comuni (10 capoluoghi)

di Ettore Colombo

Tra domenica e lunedì tre milioni di italiani saranno chiamati alle urne per i ballottaggi delle elezioni amministrative che si sono svolte il 26 maggio scorso. Il turno elettorale dovrà eleggere tre presidenti di provincia (Vercelli, Treviso e Campobasso) e 75 sindaci di altrettanti comuni, tra cui dieci capoluoghi. Si vota domenica 9 giugno, dalle 8 alle 22, e lunedì 10, dalle 7 alle 15. Gli elettori dovranno recarsi al seggio portando con sé la tessera elettorale personale e un documento di identità valido. Le schede saranno di colore giallo per l?elezione dei presidenti di provincia e di colore azzurro per i sindaci. Lunedì alle 15, subito dopo la chiusura delle urne, inizieranno le operazioni di scrutinio dei voti. Le province Le tre province impegnate nei ballottaggi sono Treviso, Vercelli e Campobasso. A Treviso il candidato della Lega Nord Luca Zaia (43,3% al primo turno), dopo aver rifiutato ogni tipo di apparentamento con la Casa delle Libertà, si appresta a sfidare l?uomo del centrosinistra Diego Bottacin (25,4%) e, se dovesse vincere, ha già anticipato la formazione di una giunta tutta Lega Nord. A Vercelli, invece, il candidato della Cdl Renzo Masoero (39,4%), nella sfida con il centrosinistra, si è assicurato l?appoggio della lista Buonanno che al primo turno aveva raggiunto il 16,5% dei consensi. Forte dei numeri sfiderà Gianni Mentigazzi, che riunisce Ulivo, tifondazione e Italia dei valori e che può contare sul 36,5 per cento di preferenze del rpimo turno. A Campobasso, infine, Augusto Massa (43,9%) dell?Ulivo per battere il candidato del centrodestra Antonio Ventresca (43,5%) potrà contare sull?apparentamento con l?Udeur e l?indicazione di voto della Lista Di Pietro. Le città Sono dieci i capoluoghi di provincia che nel prossimo week end eleggeranno i sindaci. Una delle sfide più incerte è quella in corso ad Alessandria dove il consigliere della Lega Nord Tino Rossi (45,6%) per conto della Cdl se la vedrà con Mara Scagni (46,9%) che, oltre a essere in vantaggio, potrà contare anche sull?appoggio di Rifondazione comunista. Rimanendo in Piemonte, sul filo di lana si gioca anche la sfida di Cuneo dove Angelo Giordano (43%) della Cdl è costretto a rincorrere su Alberto Valmaggia (48,2%) dell?Ulivo: decisivi saranno i voti dei 34.843 elettori che al primo turno non sono andati a votare. Infine, Asti: anche qui è in testa il candidato del centrosinistra Vittorino Voglino (45,5%) nei confronti Luigi Florio (44,3%), sindaco uscente del centrodestra. In questi giorni Voglino si è assicurato l?appoggio di Rifondazione e della lista civica guidata da Alberto Pasta. Un?altra bella sfida va in scena a Verona: qui il forzista Pierluigi Bolla voluto da Giancarlo Galan è in netto vantaggio su Paolo Zanotto del centrosinistra (45,6% contro 38,7%), ma in soccorso di quest?ultimo ci saranno il 5,1% della lista del sindaco uscente Michela Sironi, che aveva rotto con Forza Italia presentando un proprio candidato, e i voti di Rifondazione, mentre quelli di Forza Nuova si dirigeranno verso Bolla. Per rimanere nel Triveneto, si vota anche a Gorizia con il candidato del centrosinistra Vittorino Brancati (39,2%) davanti a quello della Cdl Guido Germano Pettarin (38,8%). Qui l?ago della bilancia rischia di essere però Antonio Scarano, ex dc, che ha garantito il suo appoggio a Pettarin in cambio, secondo la sinistra, di un bel gruppetto garantito di consiglieri comunali. Altra città dove c?è molta attesa è Piacenza: anche qui la sinistra è in vantaggio con Roberto Reggi (46,5%) davanti al sindaco uscente Gianguido Guidotti (46,4%). Il sindaco, dopo aver rifiutato l?apparentamento con la Lega, ha però fatto appello all?elettorato leghista di esprimersi in suo favore. Passando al Sud, una bella battaglia è in corso a Cosenza dove i due candidati non si risparmiano invettive e accuse reciproche. In vantaggio c?è l?assessore uscente Eva Catizone del centrosinistra (42%), designata dal defunto sindaco Giacomo Mancini, mentre a rincorrere è il presidente dell?associazione industriali Umberto De Rose (37%) per la Cdl. Un grosso aiuto alla Catizone verrà da Salvatore Perugini, candidato della Margherita, che al primo turno ha corso da solo raccogliendo il 17% dei voti. Si vota anche a Frosinone. La sfida vede impegnati Domenico Marzi (49%), sindaco uscente dell?Ulivo, e Nicola Ottavini della Cdl che, nonostante la candidatura di Francesco Storace come capolista, deve inseguire con il 47%. E proprio il presidente della Regione Lazio non ha gradito l?irruzione di Francesco Rutelli nella campagna elettorale: il leader della Margherita, infatti, terrà un incontro pubblico a sostegno di Marzi. Del tutto diversa, invece, la situazione a Isernia dove a sfidarsi saranno due candidati di centrodestra: Gabriele Melogli (48,9%) della Cdl se la vedrà con Alfredo D?Ambrosio (20,2%) sostenuto da Nuovo Psi e Iniziativa Democratica. Quest?ultimo, nonostante lo svantaggio, potrà contare sul 17% dei voti ottenuti dal candidato del centrosinistra eliminato al primo turno. Si torna alla normalità bipolare a Oristano, dove va in scena la lotta tra il centrodestra con Antonio Barberio (36,7%) e il centrosinistra con Linalba Ibba (32,7%).


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