Politica

Elezioni e non profit: cosa c’è online?

Navigando per la Rete, oltre ai vari appelli e condidati, ecco cosa ne dicono direttamente le Organizzazioni non profit, che dal proprio sito prendono la parola

di Redazione

Una grande novità di queste elezioni sarà probabilmente l’utilizzo di Internet e connessi per raggiungere o recuperare consenso. Sono infatti moltissimi i siti nati proprio per soddisfare le esigenze dell’eventuale candidato, e che per lui, dietro compenso, sviluppano il sito e gestiscono la comunicazione. I due candidati alla premiership hanno inoltre da alcuni mesi messo online un proprio sito di riferimento, che in certi particolari ricorda quelli delle passate elezioni americane del 2000 fra Al Gore e George W. Bush. Ma in Rete anche il non profit ha fatto passi avanti, affidando a questo strumento alcune funzioni che prima, o venivano mortificate sotto il peso degli impegni, o evitate per mancanza di confidenza con Internet. Nel caso delle elezioni politiche del 13 maggio è forse di qualche interesse vedere come le organizzazioni non profit hanno promosso le proprie istanze nei confronti dell’imperante battage mediatico della campagna elettorale. Lasciando quindi da parte la proliferazioni di siti e mailing list di candidati o simpatizzanti, vale forse la pena, oltre che per segnalare le diverse opinioni all’interno del Terzo settore e quindi segnalare risorse utili, vedere l’utilizzo di Internet in un’occasione come questa, per definizione trasversale, in cui, però, il non profit online sembra avere voluto ritagliarsi uno spazio. Viaggio fra i siti non profit in vista delle elezioni Partiamo da una Rete, cui sono affiliate molte realtà non profit, e per la precisione il nodo di Firenze. E’ la Rete di Lilliput che dalla località toscana ha lanciato la campagna “Occhio al Candidato” in cui si elencano 20 richieste di impegno da far sottoscrivere ai candidati dei collegi fiorentini alle elezioni politiche del 13 maggio 2001. Arci Alla Rete di Lilliput aderiscono molte realtà, e in particolar modo l’Arci, per cui non stupisce forse il fatto che sul sito dell’Arci nazionale non ci sia moltissimo sulle elezioni politiche . Piu’ istituzionale, Arci si affida a un comunicato del proprio presidente Tom Benetollo “Ci sono molte più cose in cielo e in terra, Berlusconi, che non nella tua filosofia”. Le Acli Di diversa impostazione invece l’idea delle Acli. Che affrontano le elezioni con un forum dedicato al rapporto fra cattolici e politica, e uno speciale: 13 maggio – Autonomamente schierati, in cui è possibile scaricare il documento della Direzione nazionale delle Acli in vista delle prossime politiche. Telefono Azzurro Dalla parte del bambino si schiera Telefono Azzurro, con un comunicato del proprio presidente, Ernesto Caffo, un impegno concreto a favore dell’infanzia e dell’adolescenza, a conclusione di un incontro che lo stesso Telefono Azzurro aveva annunciato su Vita non profit online: “La Repubblica dei ragazzi.” Compagnia delle Opere Un giudizio complessivo sulle elezioni la offre il sito della Compagnia delle Opere(“Libera società in libero stato”) accompagnandolo dalle affermazioni di Giorgio Vitaddini e non solo apparse sulla stampa, grazie al servizio di rassegna stampa direttamente sulla homepage. Dalla parte del mondo Con occhio diverso, e l’impegno rivolto al contintente africano, sulla questione “elezioni 2001” prende la parola Nigrizia online, la rivista dei missionari comboniani, nel numero di Aprile intitolato “Il volto e la politica“, nel quale si cerca di fare un bilancio della passata legilatura e si dice: La legislatura appena conclusa ci dà l’opportunità di riflettere sull’esito di due leggi che hanno in comune l’obiettivo di ridurre i divari Nord-Sud: quella sulla riduzione del debito estero dei paesi poveri e quella di riforma delle cooperazione allo sviluppo. La prima è andata a buon fine – la legge c’è, il regolamento attuativo pure, i miliardi di debito che verranno cancellati dall’Italia sono 12mila. La seconda è rimasta bloccata nei pantani della Farnesina. La prima è stata sostenuta da due campagne (Sdebitarsi, Tu in Azione), dalla raccolta di centinaia di migliaia di firme, da un movimento di opinione che è chiamato a vigilare anche nei prossimi mesi e anni. La seconda, nonostante gli sforzi, non ha mobilitato sufficienti energie della società civile, adeguate pressioni, molteplici e autorevoli prese di posizione. Reporters senza Frontiere – Italia In due lettere indirizzate rispettivamente a Silvio Berlusconi e a Francesco Rutelli, Reporters Sans Frontières(RSF) ha chiesto ai due candidati alla Presidenza del Consiglio di precisare le loro intenzioni circa i modi per preservare l’indipendenza e il pluralismo dell’informazione audiovisiva dopo le elezioni del 13 maggio 2001. RSF ha chiesto ai due candidati di impegnarsi a rafforzare le garanzie d’indipendenza e pluralismo dei tre canali della televisione pubblica (RAI) e riguardo al sistema radiotelevisivo privato, RSF manifesta la sua preoccupazione per l’assenza di regole riguardo al conflitto d’interessi tra incarichi governativi e il controllo effettivo dei grandi media audiovisivi privati. Per una nuova politica Per ultimo, ma certo non per importanza, vista l’ampia partecipazione, l’iniziativa “Per una nuova politica, ovvero manifesto per una sinistra sociale” promosso dal Gruppo Abele, cui aderiscono decine di organizzazioni non profit esprimendo chiaramente il proprio voto: Ognuno di noi, la prossima settimana, terrà il comportamento elettorale che riterrà più coerente o meno distante dalle proprie convinzioni: voteremo centrosinistra oppure rifondazione comunista o, anche, non voteremo, intendendo dare all’astensione un significato critico e non una mera e passiva sfiducia.


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