Mondo

Egitto: Manifestazioni contro USA e guerra in Iraq

di Redazione

Centinaia di egiziani, circondati e controllati da migliaia di poliziotti in tenuta antisommossa, oltre che da altre centinaia di agenti della sicurezza in borghese sparsi tra la folla, hanno inscenato due manifestazioni di protesta contro gli Stati Uniti e la guerra all’ Iraq in due diverse zone del Cairo. La prima si e’ svolta davanti alla moschea di Sayeda Zenab, che prende il nome dalla nipote di Maometto, vissuta al Cairo per la maggior parte della sua vita. Circa 500 persone hanno issato striscioni e fotografie di Bush con la scritta (in inglese) ‘ladro e bugiardo’. Altri cartelli mostravano le bandiere di Stati Uniti e Israele, con sopra scritto ”Usa= Israele: andate via”, altri con le frasi ”L’ America e’ l’impero del male”o ”Non attaccate l’Iraq”. Uno degli oratori, Ashraf Bayumi, docente in pensione della Michigan University, ha sottolineato come ”la guerra e’ molto probabile, ma non e’ una certezza”. Ha sottolineato che ”Blair non rappresenta l’ Inghilterra cosi’ come Bush non rappresenta tutti gli americani”, compiacendosi per le manifestazioni che si svolgono in tutto il mondo a favore della pace. Ha quindi criticato le ”eccessive misure di controllo applicate dal governo egiziano, dipendente dall’amministrazione Usa, a una manifestazione pacifica”. Una seconda protesta e’ stata fatta da qualche decina di persone a Garden City, sul Lungonilo, all’ altezza dell’ ambasciata degli Stati Uniti, intorno alla quale le strade di accesso erano state chiuse sin da stamane con transenne e cordoni multipli di agenti. Analoghe misure di sicurezza sono state adottate intorno all’ambasciata britannica, a poche decine di metri da quella Usa.

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